Quale accordo fra Cristo e Beliar? Quale accordo fra Cristo e Beliar?

Quale accordo fra Cristo e Beliar‪?‬

Osservazioni teologiche sui problemi, gli equivoci ed i compromessi del dialogo interreligioso

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Gli studi che qui si raccolgono, hanno per oggetto i rapporti della Chiesa cattolica con le religioni non cristiane come delineati dalla citazione della Lettera di San Paolo ai Corinzi - che dà titolo a questo volume - e come oggi invece sono vissuti in vaste zone della Chiesa in seguito allo sconquasso determinato dalla messa in mora di quel testo stesso. Scomparsa la fermezza apostolica di Paolo nell’escluder ogni rapporto equivoco fra Cristo e qualunque altra divinità o qualunque altra religione pagana, perché il vero Dio non ha nulla a che fare con “gli dèi falsi e bugiardi” (Dante Alighieri), s’avverte - più strisciante che stridente - la contraddizione che emerge quando si studiano documenti come Nostra aetate, la dichiarazione conciliare sul dialogo interreligioso. Al tempo del Concilio la Chiesa tutta parve improvvisamente dimentica di sé e pervasa dalla febbre d’un inguaribile ed ingenuo ottimismo. Si parlò di provvidenziali contatti con l’induismo ed altre religioni, nel senso non tanto della missione e della conversione, bensì dell’avvicinamento e dell’assimilazione. Riconoscimenti gratuiti ed ingenui, nell’assoluta reticenza delle radicali differenze oggi drammaticamente sotto gli occhi di tutti. L’immagine prevalente che la Chiesa diede di sé nel post-concilio, grazie allo “spirito conciliare” o - come lo chiamò Benedetto XVI - al “Konzils ungeist”, fu di una Chiesa bella, giovane, aperta, comprensiva, misericordiosa, aliena da ogni condanna, desiderosa di perdono, nemica dell’intransigenza e della discriminazione: la Chiesa-spettacolo, che fa il suo storico ingresso nella Sinagoga di Roma e nelle Moschee del mondo, porta sul podio delle Nazioni Unite la sua più alta Autorità, stringe rapporti diplomatici coi propri nemici e carnefici. Si fa insomma non più la Chiesa-nel-mondo, ma la Chiesa-del-mondo. Il richiamo di San Paolo ai Corinzi - nel bi-millenario della sua nascita - si fa oggi più che mai vivo per una sana resipiscenza ed un ritorno a Cristo, Unico Salvatore del mondo.

GENRE
Religion & Spirituality
RELEASED
2009
1 February
LANGUAGE
IT
Italian
LENGTH
192
Pages
PUBLISHER
Fede & Cultura
SELLER
Fede & Cultura
SIZE
562.2
KB