Capitalismo gore Capitalismo gore

Capitalismo gore

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«Ormai la storia contemporanea non si scrive più pensando alle esperienze dei sopravvissuti, ma contando il numero dei morti.» I corpi smembrati e torturati, il sangue e i cadaveri sono un elemento della realtà quotidiana del Messico e dei luoghi di confine tra Nord e Sud del mondo, ma sono anche una merce di scambio e un prodotto brutale del capitalismo globale e della cultura iper-consumista che ha diffuso.

Mentre il prodotto criminale lordo è giunto a sfiorare il 15% del PIL mondiale, è evidente che a circolare liberamente nell'epoca della globalizzazione neoliberista non sono le persone, bensì la droga, le armi, la violenza e il capitale che queste generano.

In Capitalismo gore, l'attivista e intellettuale messicana Sayak Valencia ricorre alla categoria cinematografica del gore per analizzare quello che definisce il lato B dell'economia globale, ovvero l'intreccio tra criminalità organizzata, narcotraffico e uso legittimato della violenza per ottenere status e potere. L'erosione dello Stato come organo che provvede al benessere della cittadinanza, la precarizzazione del lavoro e dell'esistenza unite al desiderio di partecipare al banchetto del consumo, la spettacolarizzazione della violenza operata dai media e una cultura machista fortemente ancorata all'identità nazionale, hanno generato una nuova classe sociale e un modello di vita che sembra rappresentare l'unica alternativa alla povertà e alla migrazione. Mettendo a nudo le radici storiche, economiche, geopolitiche e culturali di questo modello, Sayak Valencia invita a sovvertirlo da una prospettiva postcoloniale e transfemminista, per opporsi al suo regime di morte e resistere al divenire gore del mondo.



Sayak Valencia è dottoressa di ricerca in Filosofia, teoria e critica femminista, performer, saggista, poeta e attivista transfemminista. Nel 2002 ha co-fondato il collettivo femminista interdisciplinare La Línea, che compie un'esplorazione critica del processo artistico e di scrittura nell'area di confine tra Tijuana e San Diego. Attualmente è docente e ricercatrice nel dipartimento di Cultural Studies del Colegio de la Frontera Norte in Messico.



Anna Boccuti insegna Lingua e Letterature Ispanoamericane all'Università di Torino. Si occupa di letteratura contemporanea, con particolare attenzione alle forme del fantastico. Collabora con L'Indice dei libri del mese e con Alias. Tra le sue traduzioni più recenti, il romanzo verbo-visivo dell'artista messicana Verónica Gerber Bicecci Insieme vuoto (Fahrenheit 2022).







Capitalismo gore mostra chiaramente quanto la violenza abbia assunto un ruolo centrale nello sviluppo e nella crescita del capitalismo.

LSE Review of Books



Capitalismo gore affronta una sfida: proporre una spiegazione completa e proteiforme, raffinata e mostruosa, della realtà ultracontemporanea e dei suoi dispositivistrategici.

Reforma



Valencia descrive come la violenza brutale sia diventata una forma di lavoro imprenditoriale per gli uomini precari, che attraverso la capitalizzazione della morte ottengono status e potere.

Social Text Journal

GENRE
Non-Fiction
RELEASED
2023
April 19
LANGUAGE
IT
Italian
LENGTH
294
Pages
PUBLISHER
Nero editions
SELLER
BOOKREPUBLIC DISTRIBUZIONE S.R.L.
SIZE
2.4
MB
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