Criteri Cerebrali

***** Criteri Cerebrali *****

Di giorno è uno stimato gallerista, raffinato nei gusti e indipendente nei giudizi; di notte il suo sonno è straziato da orridi fantasmi che emergono implacabili dal profondo della sua anima inquieta.
Dopo la separazione dalla moglie, la fine di un amore che riteneva inscalfibile, la vita di Stefano subisce una profonda trasformazione: al suo orizzonte solo nuvole minacciose e cariche di mistero, la sua nave in balia della tempesta non trova più un approdo sicuro e vaga senza meta apparente nella risacca dell’esistenza.
E’ questo tutto ciò per cui valeva la pena vivere, amare, soffrire? E’ questo il percorso lastricato di spine che il destino beffardo aveva preparato per lui?
Incontra la sofferenza, quel misto di impotenza, dolore e rabbia che credeva che il buon Dio avesse riservato solo agli altri: la vedeva ogni giorno nelle vite altrui, compassionevole e distratto, senza capire che un giorno sarebbe potuta toccare anche a lui.
Al fianco gli resta solo il fido Onofrio, inappuntabile collega di lavoro e brillante compagno nel lento naufragare quotidiano: il suo eloquio instancabile, la fiducia totale in se stesso e la premura quasi materna ne fanno un prezioso baluardo contro i fantasmi che lo opprimono.
Alla ricerca della serenità perduta, dovrà scavare nel profondo della propria anima, affrontare le terribili creature del mare infernale che ha dentro, per ritrovare il filo di uscita dalla gabbia invisibile che racchiude la sua esistenza sconvolta.
Troverà conforto in Luana, matura appassionata d’arte che conosce per caso in galleria, il cui amore placido e rassicurante ha per Stefano un effetto quasi catartico: specchiarsi nei suoi occhi affettuosi è come rinascere, incarnarsi nelle scene bucoliche degli amati pittori, risvegliarsi in un prato in una mattina baciata dal sole primaverile.
La vita, oltre la sofferenza e l’orrenda noia dell’esistenza terrena, fa sempre capolino, quasi a chiedere e meritare di essere vissuta: ognuno troverà la sua strada, senza giustizia o premio apparente, verso un destino mai scontato, che coinvolgerà tutti, anche chi ne appariva a prima vista impermeabile.
L’amore prende e l’amore dà: ciascuno dovrà cogliere il proprio attimo fuggente, intercettare la bellezza nel momento esatto in cui si manifesta, per dare finalmente un senso al proprio sgangherato vagare o esserne travolti per sempre…