L'arcobaleno

L'Arcobaleno è un'epica che si estende su tre generazioni dei Brangwen, una famiglia di contadini che vive nel Nottinghamshire intorno al periodo della Rivoluzione Industriale. La storia inizia con Tom Brangwen, l'incarnazione di un contadino inglese rurale che segue il vecchio stile di vita. Lo seguiamo da giovane mentre si adatta al ritmo dell'esistenza rurale. Ben presto si innamora di Lydia, un'immigrata polacca che aveva assunto come governante, e nonostante le loro immense differenze culturali, i due si sposano. La loro relazione è, in una parola, soddisfacente: i due affrontano una barriera linguistica e culturale che impedisce loro di incontrarsi veramente a livello mentale, ma imparano a essere più o meno contenti del loro posto nella società e nell’educazione dei loro figli.
Il figlio di Lydia dal primo matrimonio, Anna, diventa il fulcro della parte successiva del romanzo. Nata in Inghilterra, ha un temperamento focoso e esigente. Si innamora di Will, un nipote di Tom, e i due intraprendono un matrimonio difficile e turbolento. Will, un artigiano e non un contadino, è egocentrico e desidera solo che vivano le loro vite esclusivamente per l’uno per l’altro. Ma Anna vuole farsi strada nel mondo e diventare parte della società. I due devono conciliare le loro personalità e desideri contrastanti mentre crescono i loro numerosi figli.
La più grande dei loro figli, Ursula, diventa il centro dell'ultima parte — e forse la più famosa — del romanzo. Ursula è un essere profondamente sensuale nata nell'era vittoriana, un tempo contenuto nella moralità ma esplosivo in energia e possibilità, ora lontano anni luce dalla tranquilla vita di contadino del nonno Tom Brangwen. Conduce una vita impensabile per i suoi antenati rurali: si dedica ai viaggi all'estero, aspetta il matrimonio e persegue i suoi desideri fisici, e persino intraprende una carriera — un concetto sia nuovo che spaventoso per la sua famiglia, che è appena uscita dall'era in cui la vita di una donna era condotta a casa. La sua infelicità con la contraddizione tra questo nuovo modo di vivere sregolato e le rigide norme sociali dell'epoca diventa il tema principale di quest'ultima parte del libro.
L'intero romanzo adotta un approccio schietto alla sessualità e al desiderio fisico, con il sesso ritratto senza vergogna come una forza naturale, potente, piacevole e desiderabile nelle relazioni. Infatti, la storia di Ursula è la parte più famosa del romanzo non solo per la sua fisicità sregolata e la lussuria, ma anche perché sperimenta con una relazione omosessuale candidamente realizzata con uno dei suoi insegnanti. Questo trattamento inedito di argomenti profondamente tabù fu mal accolto dai contemporanei edwardiani di Lawrence, e il libro divenne rapidamente oggetto di un processo per oscenità che portò alla distruzione di oltre 1.000 copie e al divieto del libro nel Regno Unito per undici anni.
Anche se il libro è ricordato principalmente per la sua rappresentazione carica di sessualità, la sessualità è solo uno dei temi trattati da Lawrence. Il romanzo si fonda solidamente sulla sua ricca descrizione della vita rurale e urbana, sulla sua visione ampia del cambiamento attraverso le generazioni e sulla sua esplorazione della speranza per lo spirito umano in società che si scuotono non dolcemente ma rapidamente e violentemente verso nuove ere.