Mafia
fare memoria per combatterla
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- 9,99 €
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Beschreibung des Verlags
La storia del nostro Paese è pesantemente condizionata dalla presenza pervasiva di organizzazioni criminali - Cosa nostra, ‘Ndrangheta, Camorra, Sacra Corona Unita - che deprimono lo sviluppo economico e civile di diverse regioni del Sud e che nel tempo hanno allargato il loro campo d’azione infiltrandosi nei meccanismi dello Stato. Si fa fatica a definire ‘normale’ un Paese che da decenni non riesce a estirpare un fenomeno così penalizzante non solo per il Mezzogiorno, ma per l’Italia tutta. Utilizzando lo stile avvincente di un reportage ‘in presa diretta’ con i protagonisti e i testimoni degli eventi, il libro del giudice Balsamo racconta l’origine e l’evoluzione della Mafia, l’affermazione del suo potere, le sue cointeressenze economiche, l’espansione al Nord, la sua rete di relazioni internazionali, componendo un quadro coerente e persuasivo alla luce dei più recenti accertamenti giudiziari e di una serie di testimonianze inedite. Un racconto che non trascura le domande ancora aperte, come quelle sulla convergenza di interessi alla base dell’omicidio di Piersanti Mattarella e delle stragi in cui rimasero uccisi Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, e sulla individuazione delle reali motivazioni di alcuni dei più gravi depistaggi della storia giudiziaria italiana, che hanno visto coinvolti soggetti inseriti negli apparati dello Stato: un coacervo di interessi sottostanti alle stragi di Capaci e di via D’Amelio, sui quali l’opinione pubblica ancora attende che venga fatta piena luce.
Uno spazio importante è qui dedicato all’esame della normativa antimafia italiana, una delle più avanzate al mondo. Il libro fa comprendere la rilevanza del ruolo che l’Italia può assumere oggi all’interno della comunità internazionale, impegnata nella ricerca di una moderna strategia di contrasto alla criminalità organizzata e alla corruzione. Un lungo percorso iniziato da Giovanni Falcone che, poche settimane prima di essere ucciso, aveva partecipato a Vienna alla prima sessione della Commissione Nazioni Unite sulla prevenzione della criminalità e sulla giustizia penale, chiedendo con forza un impegno globale nella lotta alla Mafia. Oggi l’Unione Europea e le Nazioni Unite trovano nell’esperienza italiana il modello di riferimento per un rinnovato impegno comune contro la globalizzazione della criminalità, da portare avanti con il coinvolgimento attivo della società civile, sulla base di una convinta condivisione di valori e di speranze, di una volontà di riscatto collettivo.