Perché Einstein non portava i calzini
Come dettagli (apparentemente) insignificanti influenzano il nostro pensiero
-
- 9,99 €
-
- 9,99 €
Beschreibung des Verlags
DALLA NEUROBIOLOGIA TANTI TRUCCHI E CONSIGLI UTILI
PER VIVERE MEGLIO OGNI GIORNO ED ESSERE PIU' FELICI
Siete pronti a capovolgere le vostre convinzioni e abbandonare l’idea che l’intelligenza dipenda solamente da un cervello ben allenato? Questo libro ci dimostra quanto le sensazioni corporee, i movimenti, le posture e le condizioni ambientali interagiscano con l’attività cognitiva. Per esempio, lo sapevate che può bastare una breve passeggiata per favorire l’attenzione e sviluppare idee originali? Che chi ride, anche senza motivo, diventa di fatto più allegro? Che le idee vincenti ci vengono più facilmente in una stanza con il soffitto alto e che, se abbiamo in mano una tazza calda, siamo più bendisposti verso le persone intorno a noi? Questo succede perché il nostro cervello non lavora in modo indipendente e autoreferenziale, come si è sempre affermato, ma è influenzato in modo determinante dal nostro corpo, dall’ambiente esterno e dalle situazioni concrete. Ecco perché Einstein non portava i calzini: perché questa nudità attivava in lui un senso di libertà, influenzava positivamente il suo pensiero e scatenava una maggiore creatività. Nonostante l'approccio ironico, Ankowitsch presenta casi rigorosamente scientifici: la sua scoppiettante rassegna di esempi curiosi e accattivanti ci offre numerosi spunti per migliorare anche la nostra vita, grazie a strategie semplici, fondate su esperimenti attendibili, che ci consentiranno di sfruttare ogni giorno, a nostro vantaggio, l'interazione fra corpo e mente.
«Leggere questo libro rende più intelligenti!» Der Spiegel