Viene la morte che non rispetta
Un caso del colonnello Anglesio
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Description de l’éditeur
Autunno 1952. Silvio Arieti, vecchio liberale e docente universitario in pensione, viene trovato morto nel suo appartamento. Il cadavere è legato e porta sulla schiena una scritta, incisa sulla pelle in una lingua simile al greco moderno: «Erkete o Tanato», «Viene la morte». Dell'indagine si occupa il colonnello Anglesio insieme ai suoi due uomini di fiducia: il maresciallo Medardo Vercesi e il brigadiere Mattia Ferrari. Quello di Arieti è solo il primo di una serie di omicidi che hanno evidentemente a che fare con il conflitto da poco concluso. Per risolverli, tra intervalli culinari e distrazioni dovute alla giovane fidanzata Letizia, Anglesio dovrà fare i conti con il proprio passato e con quello di persone molto vicine a lui.
«Affilare un bisturi era un lavoro delicato: il filo doveva essere sottile, sottilissimo, per affondare come quando si sgozza un maiale. Per incidere la pelle con la stessa precisione e delicatezza di quando si sfiletta un pesce. Perché il bisturi è come un pennino. Deve saper scrivere. Sorrise appena, continuando a lavorare. Non era contento. Ma quel che andava fatto aspettava da tanto. Ed era venuto il tempo. Perché c'è un tempo per ogni cosa».