Elmet
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Publisher Description
Elmet, l’ultimo regno celtico indipendente in Inghilterra, terra di nessuno e santuario di fuorilegge, rifugio ma allo stesso tempo trappola, è il lembo sperduto dello Yorkshire che oggi fa da sfondo a questa storia. Vi abitano Daniel e Cathy, fratello e sorella adolescenti. Sono stati abbandonati dalla madre, che sembra essere sparita nel nulla, e vivono, senza regole e senza contatti col mondo esterno, col padre John, un pugile di strada burbero e solitario, nella casa in mezzo ai boschi che lui ha costruito con le sue mani, dormendo all’addiaccio nei primi giorni, sostenendosi di caccia e raccolta. Un vero e proprio nido, in cui i tre trovano la serenità. Finché non compare il signor Price, ricco proprietario terriero senza scrupoli, padrone di gran parte degli alloggi e dei terreni locali e sfruttatore dei suoi lavoratori, che reclama il terreno dove John ha costruito la sua casa, affermando di possederlo legalmente. E con le stesse mani con cui ha ricreato una serenità perduta, John sarà pronto a difenderla…
Ritratto brutale e commovente di una famiglia atipica che vive ai margini della società, Elmet fa riflettere su quanto possa essere difficile trovare il proprio posto nel mondo e sull’impossibilità di rintracciare un senso di giustizia per coloro che non sanno scendere a compromessi.
Con la sua scrittura lirica, che ci fa respirare le atmosfere di luoghi splendidi in contrapposizione alla povertà più disperata, in pochi mesi il romanzo ha conquistato tutti: è stato finalista al Man Booker Prize – cosa davvero rara per un esordiente –, è stato definito il libro dell’anno dalle testate più autorevoli, ha venduto più di 70.000 copie ed è già in corso di traduzione in 14 paesi.
«Fiona Mozley è l’astro nascente della narrativa inglese. Un libro che è un’esplosione silenziosa. Squisito, indimenticabile. A 29 anni Ms Mozley è solo all’inizio».
«The Economist»
«Una scrittrice talentuosa. Idillio pastorale, denuncia politica, saga familiare e storia dell’orrore: una favola tradizionale che diventa un film gangster: un mix fra Hansel e Gretel e Il padrino».
«The Sunday Times»
«Con i suoi paesaggi incolti, la violenza, le emozioni forti, Elmet sembra Cime tempestose scritto con una voce completamente nuova. Questo esordio è l’inizio di qualcosa di grande».
«Stylist»
«Un romanzo che cavalca i secoli, al tempo stesso moderno e rivolto al passato».
«Literary Review»
«Una prestazione meravigliosa».
«The Times Literary Supplement»
PUBLISHERS WEEKLY
Mozley's debut, shortlisted for the Man Booker prize, is a rugged, potent work whose concentrated mixture of lyricism and violence recalls Cormac McCarthy. A taciturn giant of a man, a bare-knuckle fighter who is the "fastest and toughest... in Britain and Ireland," builds a house for himself and his two children in the Yorkshire woods, where "the soil was alive with ruptured stories that cascaded and rotted then found form once more and pushed up through." In this secluded spot, he attempts to strengthen his two children, a slight, observant boy and an indomitable girl, "against the dark things of the world." Dark things soon intrude as the family becomes embroiled in a bitter dispute with a villainous local landowner and his two entitled sons. That conflict generates overheated scenes of gore and overlong speeches that dissipate the novel's power. There are nevertheless many eerily beautiful scenes, particularly one in which the grizzled father rigs up rustic Christmas lights deep in an ancient copse. Mozley is best when describing the tight-knit family in its isolated splendor, creating, and then clinging to, their "strange, sylvan otherworld."