Eroi Verso Oriente: L'esotismo Nella Letteratura Medievale. Eroi Verso Oriente: L'esotismo Nella Letteratura Medievale.

Eroi Verso Oriente: L'esotismo Nella Letteratura Medievale‪.‬

Annali d'Italianistica 2003, Annual, 21

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Publisher Description

Tra XII e XIV secolo, l'elaborazione di una narrativa aperta a solu- zioni di stampo fiabesco-avventuroso codifica una tramatura di stilemi romanzeschi ove la ricostruzione degli ambienti geografici accoglie in larga misura elementi orientaleggianti ed esotici. Si tratta di un tipo di letteratura che va posto in stretta correlazione col ceto mercantile, dedito ai viaggi in Oriente per ragioni professionali, la cui presenza nelle fasce di pubblico piu permeabili alla ricezione di modelli comportamentali e particolarmente consistente tra Due e Quattrocento. Ne risulta improntata una produzione larga e brillante, che ha trasmesso in eredita alcuni caratteri alla successiva fase "borghese" della prima meta del Quattrocento. L'immagine talvolta favolosa della geografia esotica sembra assumere infatti la sua ragione retorica sin dai poemi carolingi e bretoni, attraverso un rapporto intertestuale con i romanzi di materia classica. E proprio in questi ultimi, luoghi privilegiati di incontro tra eredita greco-latina e cultura medievale, attraverso una fitta dialettica con l'epica e il romanzo, si assiste ad un processo di aggregazione degli ambienti geografici dell'Oriente, piu spesso immaginati che reali, che si sono poi venuti fissando in quelle consuetudini topiche delle quali proveremo qui a dare una lettura storica e sociale. La direzione del viaggio cavalleresco risulta legata al fascino dell'esotismo gia dal Roman d'Alexandre, reso piu incisivo dall'evocazione di un passato leggendario e fabuloso, e dai Faits des Romains (opera nota anche con il titolo di Histoire ancienne jusqu'a Cesar), il cui esotismo di maniera e evidente nella redazione italiana dei Fatti di Cesare. Gli sviluppi narrativi compiono qui un processo di assestamento "topografico" in larga parte coincidente a quello del ciclo di chansons de geste o de chevalerie: la vincolazione all'esotismo e evidente sul piano della toponomastica ("Pompeo [...] se n'ando in Soria a Damasco [...] quando li Judei rifecero Bambillona"; "fu recato di Persia e d'Africa e di Macedonia"; Pompeio conquisto in Oriente e per la terra d'Asia"), della casistica erotica ("e fu si bello che la reina Cleopatra ne 'nvaghi"), e specialmente della struttura odeporica del viaggio verso terre ignote, con esplicito rinvio all'auctoritas del Roman d'Alexandre ("Qui si parla di coloro che furono mandati dal re Alessandro in cerca di nuove terre"). (1) I medesimi modelli si ripetono nelle trame rimaneggiate di opere come il Piramus et Tisbe, il Roman d'Eneas (noto ai lettori italiani nella versione dei Fatti d'Enea di Guido da Pisa), il Roman de Thebes: tutte compatte in una saldatura ai moduli di una geografia esotica intesa quale supporto di legittimazione romanzesco- avventurosa. Ancora piu significativo da questo punto di vista e il Roman de Troie, soprattutto nella stesura di Benoit de Sainte-Maure, poi rifuso, tramite la mediazione colta dell'Historia destructionis Troiae di Guido delle Colonne, nei diversi cantari volgari della Guerra di Troia. In essi sono ben riconoscibili i singoli blocchi del materiale complessivo legato in varia forma alla tradizione dell'esotismo letterario, evidente innanzitutto sul registro antropologico del confronto con etnie extraeuropee ("de' regno d'Asia giente cruda et croia"; "dell'India [...] gran quantitade/di cavalier fortissimi"), ma documentabile anche nella selezione qualitativa dei topoi e nella compattazione di registri "scenografici" affini a quelli del futuro poema epicocavalleresco, individuabili in filigrana persino nell'onomastica ("nell'oste greca lo re Palamidesse") e nel personaggio del re-gigante orientale ("Questo re chiamat'era Filimeno / d'un regno che si chiama Parfochona / quasi come gigante o poco meno / avea lunga statura sua persona / e pe' paesi del suo terreno / Tigris d'Eufrates s'abandona"). (2)

GENRE
Professional & Technical
RELEASED
2003
1 January
LANGUAGE
EN
English
LENGTH
35
Pages
PUBLISHER
Annali d'Italianistica, Inc.
SIZE
214.6
KB

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