



Grand Union
Storie
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- £7.99
Publisher Description
Zadie Smith ormai si è affermata come una delle scrittrici più iconiche, rispettate dalla critica e popolari della sua generazione. E oggi, a vent'anni dal memorabile esordio di Denti bianchi, ci offre il suo primo libro di racconti, nel quale il suo potere di osservazione e la sua voce inimitabile si fondono per restituirci l'esperienza complessa, terribilmente complessa, della vita nella contemporaneità.
In queste pagine - dove sono raccolte undici storie completamente nuove e inedite assieme ad alcuni dei suoi pezzi più acclamati già pubblicati su varie riviste - proprio per cercare di renderci la complessità vertiginosa dell'esperienza odierna Zadie Smith ci regala una raccolta di narrativa favolosamente ricca e variegata.
Per questo Grand Union è una creatura insolita, che unisce tutta l'esuberanza sperimentale di una scrittrice alla scoperta di nuove forme espressive con l'abilità tecnica di una maestra al culmine delle sue capacità e che contiene allegorie, parabole, thriller speculativi e satire, distopie nonché brevi indimenticabili esempi di quella commedia sociale che è tipica della Smith.
Grand Union è il nome di uno dei canali più lunghi dell'Inghilterra, che scorre da Londra a Birmingham, con mille ramificazioni. È anche il nome di una complicata giunzione che consente ai treni che arrivano da una direzione di spostarsi in una qualsiasi delle altre tre direzioni. Ma Grand Union fu anche il nome dato alla prima bandiera degli Stati Uniti d'America, nel 1776, che combinava le strisce rosse e bianche che conosciamo oggi con una versione in miniatura della bandiera britannica...
Insomma, niente è vietato e tutto - grazie allo sguardo brillante di Smith - sembra fresco e pertinente.
Grand Union è una festa per i lettori, un evento unico dove scoprire squarci del misterioso futuro che ci attende e cenni di quell'inafferrabile presente nel quale ci troviamo a vivere.
PUBLISHERS WEEKLY
In Smith's smart and bewitching story collection, the novelist's first (after the essay collection Feel Free), the modern world is refracted in ways that are both playful and rigorous, formally experimental and socially aware. A drag queen struggles with aging in "Miss Adele Amidst the Corsets" as she misses the "fabled city of the past" now that "every soul on these streets was a stranger." A child's school worksheet spurs a humorous reassessment of storytelling itself in the postmodern "Parents' Morning Epiphany." "Two Men Arrive in a Village," in which a violent duo invades a settlement, aspires to "perfection of parable." Some stories, including "Just Right," about a family in prewar Greenwich Village, and the sci-fi "Meet the President!," in which a privileged boy meets a lower-class English girl, read more like exercises. But more surprising and rewarding are stories constructed of urban impressions and personal conversations, like "For the King," in which the narrator meets an old friend for dinner in Paris. And the standout "The Canker" uses speculative tropes to reflect on the current political situation: people live harmoniously in storyteller Esorik's island society, until the new mainland leader, the Usurper, inspires "rage" and the "breaking of all the cycles had ever known." Smith exercises her range without losing her wry, slightly cynical humor. Readers of all tastes will find something memorable in this collection.)