Elementi Cabalistici in Giovanni Pico Della Mirandola E Leone Ebreo‪.‬

Uno degli aspetti delle tendenze intellettuali di fine '400 e che rientrano in quel che e stato nominato "Umanesimo rinascimentale" e l'interesse verso alcune "scienze occulte" e fra queste la Cabala esercito un ruolo importantissimo. Accanto alla Cabala ebraica se ne venne a creare una nuova, questa volta cristiana, che fin dal suo inizio si diresse verso le altre tendenze esoteriche e si carico quasi subito di una dimensione ermetica e alchemica: la Cabala fu posta sulla stessa linea della letteratura ermetica, il neopitagorismo e la gnosi. (1) Si e tanto detto, parlando del Rinascimento, (2) di una sorta di ritorno e di rivalutazione del paganesimo antico in termini misterico-rivelativi con la riscoperta delle autorita del passato, filosofiche e letterarie, attraverso un accurato lavoro filologico e esegetico. Questo incito un buon numero di studiosi a scoprire nel passato il valore fondativo di cosmologie e teogonie che rivelavano verita occulte sull'esistenza di un solo Dio, dotato degli attributi essenziali della teologia giudaico-cristiana: si percepi e proclamo allora un nuovo accordo fra ragione e fede e in questo modo si comincio a vedere nei filosofi classici i predecessori degli stessi profeti e della verita mosaica e cristiana. Alla base di tutto cio c'era quella ricerca diretta al vero sapere, la "sophia", ovvero quel tipo di conoscenza e fonte di saggezza che poteva contenere e sintetizzare tutto lo scibile. L'idea di fondo era quella di trovare quella filosofia che avrebbe potuto accompagnare la rivelazione del Cristianesimo. In termini generali si puo affermare che il fenomeno "Cabala" in Italia alla fine del XV secolo documenta la stretta collaborazione a carattere sincronico fra pensatori cristiani e pensatori ebrei. Nel contesto dell'umanesimo pensatori ebrei e cristiani si sentivano legati da un comune interesse nella ricerca di un comune sapere super partes. Molti studi hanno sottolineato l'influenza di un contributo ebraico soprattutto per la ricezione della produzione intellettuale araba. Non molti studi tuttavia sono stati dedicati alla direzione opposta: anche il pensiero ebraico fu influenzato da pensatori cristiani con il risultato di una nuova crescita intellettuale. Giovanni Pico e Leone Ebreo possono essere considerati come esemplari di questo connubbio fra pensatori di credi diversi verso in una dimensione che forse potremmo azzardatamente chiamare universalistica, e in questo caso l'ebreo Leone prende in mano l'eredita intellettuale lasciata da Pico. Questo saggio vuole mettere in evidenza la continuita delle opere dei suddetti intellettuali prendendo in considerazione il particolare uso di alcuni elementi cabalistici che risultano essere molto simili sia a livello metolodologico che ideologico.