L'idiota
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Descrizione dell’editore
Questo romanzo è considerato uno dei massimi capolavori della letteratura russa. Dostoevskij iniziò a scriverlo nel 1867, in esilio per debiti, e lo terminò in Italia nel 1869. L'autore descrisse così in una lettera il nucleo poetico del romanzo a cui stava lavorando: "Da tempo mi tormentava un'idea, ma avevo paura di farne un romanzo, perché è un'idea troppo difficile e non ci sono preparato, anche se è estremamente seducente e la amo. Quest'idea è raffigurare un uomo assolutamente buono. Niente, secondo me, può essere più difficile di questo, al giorno d'oggi soprattutto." È importante sottolineare come l'aggettivo buono usato nella lettera fosse nell'originale russo prekrasnyi, che indica lo splendore della bellezza. L'opera ha avuto diversi adattamenti teatrali, cinematografici e televisivi. Nel corso del romanzo è più volte citato e discusso dai personaggi, il quadro di Hans Holbein il Giovane, Cristo nella tomba. Dostoevskij aveva visto il dipinto nel 1867 e ne era rimasto fortemente impressionato. Traduzione di F. Verdinois, edizioni Carabba. Cornice musicale di George Stephanescu.
Recensioni dei clienti
Classico capolavoro, con qualche svista
Ascolto piacevole e senza fronzoli, ma attenzione ad alcuni errori che non sono stati corretti, dalla metà del libro in poi. Inoltre i numerosi dialoghi sono letti in modo troppo monocorde e si fatica ad attribuire le frasi a i vari personaggi.
Errore di autore
Mi risulta che l'idiota sia di Dostoevskij e non di Leone Tolstoj!
Il libro è un vero capolavoro, la lettura un po' meno...
Grande classico. Ma di Dostoevskij e non di Tolstoj
Avevo già letto, tantissimi anni addietro, questo capolavoro. La lettura di Silvia Cecchini è impeccabile (come (quasi) sempre!).