



101 motivi per odiare la Juventus e tifare il Torino
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2,7 • 7 valutazioni
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Descrizione dell’editore
Troppo antiche, troppo vicine, troppo diverse. Il Torino e la Juventus: due squadre divise da una rivalità accanitissima, un sano “odio” sportivo che sfuma nella leggenda. Da una parte c’è il Torino, la compagine degli eterni “poveri”, della gente di borgata e degli autentici torinesi. Una società spesso in crisi, eppure sempre sostenuta da un amore che commuove: un orgoglio mai domo, un’eterna voglia di riscatto. Dall’altra parte della barricata, ecco la Juventus: con quella maglia, prima rosa e poi bianconera, arrivata da “fuori”, un nome latino, una esotica zebra come simbolo e uno “stile Juve” distaccato e a volte sprezzante. Una squadra lusingata e adulata, forte del potere di una famiglia che è stata ed è un autentico impero. Per queste ragioni Torino e Juventus rappresentano sentimenti, storie e modi di essere completamente opposti: terreno favorevole agli sfottò, alle punzecchiature e a sfide verbali di insuperabile invettiva. Un gioco di arguzia, di sottile e a volte crassa ironia, di battute sferzanti e invidie. Sono armi inoffensive ma taglienti, e i tifosi granata sanno usarle come nessun altro. Perché fare le pulci alla “vecchia signora”, odiarla con il sorriso sulle labbra, per il vero tifoso è quasi un atto dovuto.
Franco Ossola
Franco Ossola junior, torinese, figlio dell’omonimo campione del Grande Torino caduto a Superga, architetto e scrittore, collabora con quotidiani sportivi e si occupa da tempo di editoria. È autore di numerosi libri tra cui, dedicati alla storia della sua squadra del cuore, I 30 grandi del Torino, Grande Torino per sempre! (Premio Speciale del CONI 1999), Cuore Toro, Un secolo di Toro (con l’artista Giampaolo Muliari), 365 volte Toro, 100 anni da Toro e Grande Torino: la storia a fumetti (con Paolo Fizzarotti e Emilio Grasso). A quattro mani con Renato Tavella, per la Newton Compton, ha pubblicato Cento anni di calcio italiano (premio Selezione Bancarella 1998) e Il romanzo del Grande Torino (premio CONI e Selezione Bancarella 1995), da cui è stata tratta la fiction RAI in due puntate Il Grande Torino, per la regia di Claudio Bonivento.
Recensioni dei clienti
i soliti e stupidi concetti
Libro fazioso di un granata oramai afflitto di essere inferiore ai colori bianconeri. Riferimenti alla Triade che ha vinto e dominato in Italia..Europa e nel mondo...con i soliti concetti di Juve che rubava...libro da aggiornare visto tutto lo schifo che è uscito nell'ultimo anno...in Calciopoli....ogni squadra tramite i suoi dirigenti cercava di tirare l'acqua al suo mulino....ora basta dire sempre le stesse stupidaggini da bar...poi un granata che vive come uno sconfitto eterno in serie B...è meglio che cambi mestiere, siete ancora legati al Filadelfia e al Toro di Pulici...basta andate avanti..anzi tornate in serie A così abbiamo 6 punti assicurati.
LIBRO DA NON ACQUISTARE
Eterna mistificazione……
Dopo oltre un secolo di polemiche qualcuno potrebbe spiegarci finalmente, a cominciare dai relatori di questo libretto (mi verrebbe da dire libercolo), per quale motivo i "veri torinesi" debbano essere considerati soltanto i tifosi di una squadretta nata quasi 10 anni dopo la gloriosa Juventus?
Forza Juve
Un libro inutile