Borne
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Descrizione dell’editore
Fra le macerie di una città in rovina, la cacciarifiuti Rachel si imbatte in una creatura misteriosa che decide di prendere con sé: Borne non è una pianta, non è un animale e non è un umano, ma cresce giorno dopo giorno e per Rachel diventa come un figlio. Borne è una grande storia d'amore e perdita sotto il cielo minaccioso di un futuro postapocalittico. È un'indagine su cosa ci rende davvero umani. È la letteratura che esprime tutto il suo potenziale.
Fra le macerie di una città in rovina - infestata da biotecnologie fuori controllo, percorsa da bande di razziatori, dominata dal cielo da un orso mutante di nome Mord - la cacciarifiuti Rachel si imbatte in una creatura misteriosa e decide di prenderla con sé, chiamandola Borne. All'inizio poco piú di una pianta, Borne cresce a una rapidità impressionante: è un bambino curioso e frenetico; è un anemone di mare gigante che muta forma e colore; è una persona; è un mostro; è un figlio adottivo. L'arrivo di Borne altera gli equilibri della vita di Rachel - che, arrivata nella città come migrante, si trova a dover imparare a essere madre rievocando gli anni spesi coi genitori a girare per campi profughi, fra una catastrofe ecologica e l'altra. Altera anche il suo rapporto con Wick, il creatore di bio-tec con cui convive, che non si fida del nuovo arrivato: forse perché teme che sia un mutante, o forse perché, come un padre inesperto, si sente tagliato fuori dall'amore che lo lega a Rachel. E mentre Borne cresce, tutt'intorno si intensifica la lotta per il dominio sulla città tra l'enigmatica Compagnia e le creature che le si sono ribellate - su tutti Mord, l'orso gigante le cui incursioni aeree si fanno sempre piú frequenti e sanguinarie. E con orrore di Rachel e Wick appare sempre piú chiaro che Borne - il loro bambino, la loro arma aliena - in questa guerra è destinato a giocare un ruolo decisivo. Negli ultimi anni la fantascienza sta tornando prepotentemente in primo piano nella letteratura mondiale, come luogo di elaborazione dei dilemmi sociali, politici e morali della nostra epoca. Jeff VanderMeer è fra i principali esponenti di questa nuova ondata, che ha espanso i confini tematici del genere a includere questioni di grandissima attualità - migrazioni planetarie, disastri ambientali, ruoli di genere. Dopo il successo della Trilogia dell'Area X, il suo nuovo romanzo alza di nuovo la posta immaginativa e letteraria, usando la fantascienza postapocalittica per indagare qualcosa di intimo e quotidiano come la maternità. Al cuore di Borne, sotto gli orsi volanti e le bio-tec sanguinarie, c'è una domanda radicalmente umana: cosa significa, in un'epoca di drastiche trasformazioni scientifiche e biologiche, «essere una persona».
Vincenzo Latronico
«VanderMeer è uno di quei rari casi di letteratura capace di intaccare un paradigma cognitivo».
Gianluca Didino, «il Mucchio Selvaggio»
«Per una letteratura che sembrava aver trovato ogni anticorpo possibile, è un sollievo scoprire con VanderMeer che c'è ancora la capacità di ammalarsi».
Claudia Durastanti, «IL - Il Sole 24 Ore»
«VanderMeer è la fantascienza dell'Antropocene».
Valerio Mattioli, «Prismo»
PUBLISHERS WEEKLY
VanderMeer, author of the acclaimed Southern Reach trilogy, has made a career out of eluding genre classifications, and with Borne he essentially invents a new one. In a future strewn with the cast-off experiments of an industrial laboratory known only as the Company, a scavenger named Rachel survives alongside her lover, Wick, a dealer of memory-altering beetles, with whom she takes shelter from the periodic ravages of a giant mutant bear named Mord. One day, caught in Mord's fur, Rachel finds the bizarre, shape-shifting creature "like a hybrid of sea anemone and squid" she calls Borne. Rachel adopts Borne and takes on its education over Wick's objections. But Borne proves a precocious student, experiencing more and more complex transformations, testing Rachel's loyalty as it undertakes a personal mission that threatens Rachel and Wick's fragile existence even as it brings painful truths to the surface truths like Wick's mysterious past with the Company, the identity of the mercurial rival he calls the Magician, the origin of the feral children who roam the wasteland, and even the circumstances of Rachel's own interrupted childhood. Reading like a dispatch from a world lodged somewhere between science fiction, myth, and a video game, the textures of Borne shift as freely as those of the titular whatsit. What's even more remarkable is the reservoirs of feeling that VanderMeer is able to tap into throughout Rachel and Wick's postapocalyptic journey into the Company's warped ruins, resulting in something more than just weird fiction: weird literature.