Canti Orfici
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Descrizione dell’editore
I "Canti Orfici" (1914) di Dino Campana sono stati al centro di uno dei casi più controversi della storia della letteratura italiana.
Fu composta nel 1913 in una prima stesura che portava il titolo "Il più lungo giorno" e fu consegnata per la pubblicazione a Giovanni Papini e a Ardengo Soffici. Per lungo tempo l'autografo si considerò perduto e venne ritrovato solamente nel 1971 tra le carte di Soffici.
Il libro di Campana si alterna tra la prosa e i versi ad imitare Rimbaud e Baudelaire che erano stati i precursori nel creare un rapporto tra i due codici linguistici in una stessa opera unitaria.
Dino Campana è stato accostato per gusto poetico al Simbolismo francese, alle avanguardie europee d'inizio Novecento e alla poesia orale toscana. Prima del suo definitivo internamento in una casa di cura presso Badia a Settimo (Scandicci), viaggiò per molti paesi europei e in Sudamerica. Nota anche la problematica relazione con la famosa scrittrice Sibilla Aleramo.