Diario notturno
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4,3 • 4 valutazioni
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Descrizione dell’editore
Nessun libro come il "Diario notturno" (1956) riesce a contenere in sé – finemente distillata nella sostanza e nella forma – l’intera opera di Ennio Flaiano. Vi ritroviamo infatti tutti i costituenti primari del suo modo di essere, psicologico e letterario: il pessimismo lucido e dolente; la coscienza del nulla vissuta attraverso la quotidiana consunzione dei volti, dei luoghi, dei ricordi; la percettività del moralista di scuola francese, perso in un Paese che si preoccupa di tutt’altro. E vi ritroviamo tutte le forme che Flaiano prediligeva: il racconto ingegnoso e fulminante, l’apologo ora amaro ora grottesco, il taccuino di viaggio che intaglia immagini icastiche, il dialogo corrosivo e sarcastico, l’aforisma che non si lascia dimenticare.
Recensioni dei clienti
Cronista del romanzo quotidiano
C’è un romanzo in ogni giornata della vita di ciascuno. Basta infilarsi con la curiosità dell’entomologo dentro ogni minimo dettaglio.
Per quel poco che ne posso sapere, nessuno come Flaiano ha saputo raccontare con questa impietosa accuratezza una certa quotidianità del novecento, evidenziandone gli aspetti paradossali senza abbandonarsi alla modalità scandalizzata. La surrealtà dei palazzi romani del potere democristiano, l’indolenza della capitale e il suo cinismo, il mondo del giornalismo in cui personaggi inventati si mescolano alle prime firme dei giornali dell’epoca, Barzini e Pannunzio in primis. Una lettura entusiasmante.,