Febbraio 1933
Linverno della letteratura
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Descrizione dell’editore
Un mese. Tanto basta perché dal conferimento dell’incarico di cancelliere a Hitler si arrivi al decreto che elimina di colpo i diritti civili. Nella vorticosa e drammatica ricostruzione di giorni decisivi per la storia europea e mondiale, Uwe Wittstock si mette sulle tracce di trentatré personaggi della scena letteraria e artistica tedesca, imbastendo un’efficace trama di luoghi, volti e voci che raccontano come la vivace realtà di Weimar abbia ceduto il passo a un momento tra i più bui del secolo scorso. Da Thomas Mann a Else Lasker-Schüler, da Bertolt Brecht ad Alfred Döblin, da Erich Maria Remarque a George Grosz, dalle pagine di diari, testimonianze e lettere, traspare la lenta e inesorabile avanzata verso una morte annunciata, quella di una intera società che, col senno di poi, incredibilmente nessuno sembra aver previsto. Un paesaggio di sentimenti, pulsioni e avvenimenti in cui affiora l’umanità di scrittori, artisti, editori, galleristi e attori che si divisero tra chi riconobbe immediatamente il pericolo e coloro per i quali l’esitazione iniziale si sarebbe rivelata fatale. Se Bertolt Brecht reagisce con spirito battagliero, Erich Maria Remarque sale a bordo della sua auto sportiva e parte alla volta del confine svizzero: rivedrà il suo paese solo vent’anni dopo. Il «reporter scatenato» Erwin Kisch, certo della vittoria del comunismo nella lotta per il potere, arriva a Berlino per raccontare dal vivo il clima politico. Mentre i nazisti opprimono la Germania con il loro spudorato antisemitismo, Else Lasker Schüler celebra in un suo dramma la riconciliazione tra le religioni. Dagli echi pericolosamente familiari di quello che non fu soltanto un lungo inverno per la letteratura, ma per la civiltà, attraverso il precipitare di eventi e pensieri, emerge una consapevolezza: «quanto siano preziosi la democrazia e il diritto diventa evidente appena iniziano a scomparire».