Felix Felicis

Quello che vado a presentare avrei potuto trasformarlo in un testo, in un susseguirsi di parole, che forse avrebbero lasciato meno coni d’ombra, meno incertezze negli altri sul mio pensiero. Avrebbe, inoltre, lasciato meno spazio al mio interlocutore, il quale se non completamente ma almeno in parte avrebbe potuto non immedesimarsi. Con l’immagine, ognuno può interpretare, ogni singolo scatto, con la mente e con il cuore.

La fotografia è il mezzo, lo strumento che più si addice al nostro tempo; ormai viviamo alla velocità della luce. Stiamo dimenticando il nostro essere uomini, dimenticando la nostra velocità squisitamente umana. Siamo una generazione senza ricordi, perché non sappiamo più aspettare. Ricorderemo l’attesa non il piacere, “perché l’attesa del piacere è essa stessa piacere”.