



Fragile
La mia storia
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4,0 • 44 valutazioni
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Descrizione dell’editore
«D'un tratto lo sento, chiarissimo, prendo coscienza. Sotto gli occhi degli ottantamila, sono testimone del mio addio. Marco van Basten, il calciatore, non esiste più. State guardando uno che non è più. State applaudendo un fantasma. Corro e batto le mani, ma già non ci sono più. Oggi sono morto come calciatore. Sono qui, ospite al mio funerale.» A San Siro, in una triste sera d'estate del 1995, Marco van Basten disse addio al calciatore che era stato, dopo aver lottato invano contro le sue caviglie di cristallo. Per tutti, non solo per lui, fu l'addio alla bellezza, alla perfezione, alla determinazione, alla vittoria come cifra stilistica. «E a un certo punto tutto s'interrompe, e tu ti senti malissimo. Non puoi credere che una cosa del genere sia capitata a te.» Quell'addio arrivò all'improvviso e lasciò tutti con la tristezza nel cuore e migliaia di domande che nessuno ebbe la forza di fargli. Fragile è l'autobiografia che risponde finalmente a tutte le curiosità degli appassionati di sport, e delle sfumature umane che colorano le imprese sportive. In queste pagine, scritte con il suo piglio da centravanti infallibile, Van Basten ripercorre la sua vita e la sua carriera, prima, dopo e durante il grande buio che si è impossessato del suo corpo salendo implacabile dalle caviglie. L'infanzia a Utrecht con un padre allenatore-tifoso, il passaggio del testimone con Cruijff, il Milan degli Invincibili, il gol più bello del mondo con la Nazionale olandese («con una caviglia sana non avrei mai calciato in quel modo»), l'operazione galeotta, il recupero impossibile, le notti a carponi per conquistare il bagno e la battaglia esistenziale per recuperare una normalità dopo essere stato eccezionale.
Recensioni dei clienti
Leggenda
Se siete fan di Marco, dovete assolutamente leggere questa biografia. Racconta tanto di lui
Un libro stupendo!
Ho appena terminato la lettura di questo libro. È molto, ma molto bello ed è anche molto introspettivo. Se avrete l’occasione dovreste proprio leggerlo in quanto ne vale la pena. Buona lettura a chi lo leggerà.
Il Goal che mancava
“Fragile” è a tutti gli effetti il goal che mancava.
Bellissimo, molto intenso e altrettanto coinvolgente.
Nel presentare la sua verità, Marco riesce a descrivere in modo mirabile emozioni e stati d’animo molto cruciali, legati anche alle sue sofferenze più probanti.
La lettura dell’autobiografia, nella sua componente antropologica, nonché sportiva, rappresenta infatti uno straordinario viaggio nel tempo che riesce a mettere a nudo anche aspetti, frangenti, retroscena molto delicati, della sfera privata, intima dell’autore, sia per quanto attiene, appunto, l’attività per così dire pubblica, sia per quanto riguarda il versante familiare.
La “fragilità” del corpo di Marco ha finito per condizionare, incidere sulla sua parabola calcistica, di atleta, senza però per questo intaccare la grandezza del suo essere, di ciò che stato ed è, nè tantomeno di Chi lo ha creato.
Ringrazio sentitamente coloro che hanno consentito di avere, nell’attività traspositiva, di traduzione, una versione altrettanto pregnante quanto l’originale.
Gli aneddoti sul signor Esteso e sul fratello Emporio sono eufemisticamente esilaranti 😂😂.