



I Santi di Milano
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Descrizione dell’editore
Nei diciannove anni del suo impegno pastorale nella Diocesi ambrosiana (1565-1584), Carlo Borromeo ha ripreso, promosso e regalato alla città di Milano i Santi che l’avevano resa grande. Basti pensare a sant’Ambrogio, sant’Agostino, san Simpliciano, san Sebastiano, ma anche Barnaba, Tecla, Gervasio e Protasio, Marcellina, Satiro. Li ha riproposti al culto e alla preghiera. Li ritroviamo in questo libro, e ci sono quasi tutti. La Lettera pastorale sopra la solenne traslazione delle reliquie di san Simpliciano e di altri Santi, qui pubblicata nella sua versione integrale, restituisce Santi, a volte anche dimenticati, che a Milano o nacquero o morirono, o vissero per qualche tempo, o testimoniarono della città, oppure furono adottati da essa. Fra questi: Sofia, Sabina, Giovita e Faustino, Valeria, Anatalone, Caio, Castritiano, Celso e Nazario, Babila, Calimero, Vitale e Agricola, Martino di Tours, Mona, Siro, Mirocleso, Protasio, Diosisio, Carpoforo, Esanto, Fedele, Nabore, Athanasio, Vittore, Materno, Eustorgio I, Dionigi, Sisinio, Martirio e Alessandro, Vigilio, Felice, Maurilio di Angers, Bassiano, Gaudentio di Brescia, Gaudentio di Novara, Esuperantio, Limenio, Vitale, Aquilino Bernardo di Clairvaux...
Recensioni dei clienti
Il patto fra i Santi e la città
In questo libro San Carlo Borromeo non fa solo una ricognizione dei Santi venerati a Milano dell'inizio della cristianità fino alla sua epoca, ma li racconta. Dice la loro particolarità rispetto alla città, dice perché la gente li prega, li tiene nella memoria, li esalta nella loro festa. Non una semplice compilazione, quindi, ma il patto che la città stabilisce con i suoi Santi per la protezione e la vita. Molto belli i ritratti di sant'Ambrogio, di san Simpliciano e di san Sebastiano.