IO SONO L'UOMO NERO
Dal Circeo a Ferrazzano, la storia mai raccontata di Angelo Izzo e dei suoi crimini
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3,5 • 6 valutazioni
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- 10,99 €
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Descrizione dell’editore
«Angelo Izzo scrive. Oggi ha 67 anni, è entrato in carcere a 20 per scontare il primo ergastolo, quello per il massacro del Circeo, e in cella sta ancora scontando la condanna al secondo ergastolo, per il delitto di Ferrazzano. Una vita recluso, ingabbiato, tra penitenziari, speciali e non, di mezza Italia. E a un certo punto inizia a scrivere. Ha una smania incontenibile di raccontarsi, raccontare la sua verità, per rendere quasi epica la sua immagine al lettore, per montare l’aura di un male a suo dire inevitabile. Pagine del tutto inedite, quasi incredibili da leggere.
Questo libro nasce “grazie” a quelle pagine. Alla testimonianza, dura, durissima, che troverete in quelle pagine. Un libro che, però, da quelle pagine prende tutta la distanza possibile, perché quelle pagine sono un documento sull’orrore di una mente, di un gruppo di persone, di un periodo della storia del nostro Paese, che ha lasciato cicatrici indelebili sulle generazioni del tempo e ha gettato su quelle a venire l’ombra nera di un male sempre pronto a incombere.
Attraverso i diari di Izzo, scorrendo questo autentico elenco degli orrori, questo scritto autoincensante e narcisista, cercherò di raccontare l’uomo nero dalle origini ai giorni nostri, per provare a capire come un’anima possa attraversare la linea del bene senza riuscire a tornare indietro, e come – dopo aver scontato trent’anni di carcere per il massacro del Circeo – si possa compiere lo stesso delitto con la stessa identica efferatezza. Senza un minimo accenno di pentimento. Una parabola lunga cinquant’anni»
Recensioni dei clienti
Buono
Buona ricostruzione precisa e circostanziata. Poca analisi del personaggio orribile anche se probabilmente non era l’obiettivo dell’autore. Consigliato
Il male
Il libro è scritto a quattro mani con Angelo Izzo. La scrittura dell’assassino è lucida e incalzante, mentre quella della autrice scontata e banale. Ne esce un mix di autenticità dell’assassino e qualunquismo dell’autrice che disturba più della descrizione cruda delle scene efferate di violenza. Ma se ci si concentra solo sulla parte vera del libro, si arriva alla consapevolezza che Il male prodotto oltre ad essere vero e tangibile è incontrastabile e spaventosamente soverchiante.
Da prendere con le molle
Libro sicuramente importante per capire il narcisismo sfrenato e senza limiti di Angelo Izzo. O per lo meno è l'ennesima conferma. Purtroppo bisogna considerare che i suoi memoriali vanno presi con le dovute cautele, conoscendo le bugie e la smodata voglia di stare al centro dell’attenzione di Izzo. Forse l'autrice le dà troppa importanza e credibilità, come quando scrive che nella strage del Circeo c'era anche una donna di nome Susanna (a suo dire ebbe addirittura un ruolo attivo contro la povera Rosaria Lopez). È stata provata la presenza di questa ragazza nel luogo del delitto? E qui non mi addentro nella vicenda del professor Narducci e della Rosa Rossa, tra le altre e innumerevoli cose.