La linea del davanzale La linea del davanzale

La linea del davanzale

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Descrizione dell’editore

“La linea del davanzale / è l’unica cosa rimasta del mondo” afferma

l’autrice nel componimento d’esordio, con un sottinteso simbolico

che trova ragione nello svolgersi della silloge, quando

corrisponde alla “linea del corpo” piuttosto che suggerire le “cose da

fare se la stanza diventasse un cerchio: // a piccoli passi regolari camminarci

dentro / diventare vuoto meccanismo o una bolla grande, inutile e perfetta /

dirigere l’orchestra delle voci / rotolare lungo la linea, rinunciare a salvarsi”.

Con La linea del davanzale, Francesca Ippoliti conferma una

maturità di pensiero e di stile che la pone in posizione privilegiata

rispetto a molte fra le scritture coetanee, impressione suffragata

da altre sue parole in forma di saggio: “La poesia dovrebbe dire

qualcosa di più e qualcosa di meno di una storia privata. Di più, perché

l’immersione nella contingenza autobiografica è una forma di difesa e non

travalica il campo dell’informazione per raggiungere quello della necessità; di

meno, perché la rinuncia al vissuto biografico la rinuncia all'investimento

dell’io, alla presa di posizione è quasi sempre una via di fuga, una

divagazione (in ogni caso, un’operazione intellettuale)”.

GENERE
Narrativa e letteratura
PUBBLICATO
2019
12 agosto
LINGUA
IT
Italiano
PAGINE
53
EDITORE
LietoColle
DIMENSIONE
277,5
KB