La matemati... fiaba di Cenerentola La matemati... fiaba di Cenerentola

La matemati... fiaba di Cenerentola

eBook interattivo su addizioni e sottrazioni

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Descrizione dell’editore

Ma chi l’ha detto che con la matematica non ci si può divertire? E chi ha stabilito che il mondo delle fiabe e quello della matematica non sono comunicanti? Molte favole sono piene di riferimenti aritmetici e geometrici e, quand’anche non lo fossero, …ce li possiamo inventare. Come ha fatto Fabiana Ferri con questa classica Cenerentola arricchita con situazioni adatte a creare sfide matematiche, spesso divertenti, a volte ironiche, sempre problematiche.

La matematica è riconducibile a una successione di situazioni che possono essere più o meno reali o addirittura fittizie, il cui interesse può stare nell’oggetto tematico specifico o nello sfondo che si crea; risolvere sfide matematiche all’interno di una favola arcinota non può che essere gradevole, per un bambino.

Rivoluzione? Niente affatto, queste cose si fanno da molti decenni, ma in questo caso ulteriore attrazione per il bambino è l’interazione: figure che si spostano con le mani, risposte immediate a un clic su un apposito spazio, tutte modalità che questi nostri bambini “nativi digitali”, secondo il fortunato termine coniato nel 2001 da Marc Prensky, trovano naturali e adatte oramai al loro mondo concreto. Anzi, onestamente io personalmente auspico che ci sia sempre più piena rispondenza comunicativa fra le modalità più spontanee del bambino e quelle proposte dai libri, di testo o parascolastici, come questo.

Credo che tutti i temi di matematica che sono auspicabili come traguardo cognitivo per i bambini della scuola primaria possano essere inseriti in contesti non solo ludici, ma anche narrativi, meglio se graditi da parte degli allievi, meglio se in situazioni significative e idonee, mal che vada all’interno di sfondi, come in questo caso. Attivare interesse, suscitare motivazione è compito nostro, di adulti, di autori, di genitori, di educatori, di insegnanti; a questo aspetto deve fare da contrappeso la volizione da parte dello studente, il suo desiderio di impegnarsi, la sua voglia di apprendere, risolvere, implicarsi nell’azione di costruire la propria conoscenza. Sono due facce della stessa medaglia, l’una è sterile senza l’altra.

Fornendo strumenti e occasioni simpatici (nel senso etimologico del termine), gran parte del nostro lavoro per costruire motivazione, curiosità, interesse è fatto. Adesso tocca al bambino rispondere.

GENERE
Scienza e natura
PUBBLICATO
2015
1 luglio
LINGUA
IT
Italiano
PAGINE
52
EDITORE
DIGITAL DOCET
DIMENSIONE
27,4
MB