La sposa americana

Brutto

Un libro così brutto non l’ho mai letto, pieno di contraddizioni e il finale veramente assurdo.
Partendo dall’inizio: viene raccontato cosa succede nell’infanzia del capitano per farlo diventare un uomo assetato di vendetta. Il padre è stato ucciso davanti ai suoi occhi (fin qui tutto ok), ma anche la sorellina Maggie non si sa dove sia finita. Nonostante questo, in TUTTO il libro questa povera bambina non viene mai nominata. O Neill è fissato solo a vendicare il padre, della povera bimba non si sa nulla e mai si scoprirà nulla! In 715 pagine non c’è neanche un trafiletto legato alla povera Maggie. Addirittura, quando Virginia scopre il perché della sete di vendetta, neanche in quel frangente viene citata la sorella perduta! Ancora più assurdo, la madre Mary, non ne parla mai!! Altra cosa aberrante: i soldati inglesi hanno prelevato Mary, O’Neill e il fratellino Sean, ma a quanto pare non hanno preso la sorellina Maggie che era fra le braccia di sua madre quando è svenuta. Non ho capito il senso di questa scelta. Perché prendere la donna, i due bambini e non la neonata?
Parliamo della storia tra il capitano e Virginia: la donna si innamora di lui senza un apparente motivo, semplicemente come tutte le altre donne (amanti del capitano) sembra spinta esclusivamente dall’attrazione fisica. Anche in seguito, O Neill la tratta malissimo, la disonora sia fisicamente che davanti alla nobilità, tutto per la sua sete di vendetta nei confronti della famiglia si Virginia. Tant’è che la donna viene aggredita perché considerata una donna senza onore, ma poi O Neil corre a salvarla come un cavaliere senza macchia, addirittura vuole uccidere costui, anche se la cause di quello che succede alla povera ragazza è colpa sua perché ha macchiato volontariamente la sua reputazione davanti al ton.
In tutto questo Virginia si ostina a dire di esserne innamorata, cosa che trovo assurda, nonostante lui continui a fare i suoi porci comodi con lei e lasciarla subito dopo. Il capitano decide di sposarla solo quando è la sua famiglia ad imporgli le nozze, perché altrimenti Virginia verrà per sempre considerata una “donnaccia”. Insomma, andando avanti, c’è la guerra tra Inghilterra e America a cui ovviamente O Neill partecipa (stai scherzando che sta a casa con la moglie! Che tra l’altro dice ancora di non amare!).
Virginia decide di tornare in America con in grembo il suo bambino, siccome gli inglesi invadono il territorio americano, spesso si trova in pericolo, compreso suo marito (ma pare l’immortale). Finale? Siccome O Neil viene a sapere che forse Virginia non è più in vita, gli scatta la lampadina che forse la ama. Quando la vede sana e salva finalmente le confessa il suo amore per lei, come al solito le dice che l’ha amata dal primo momento che l’ha vista (il che è abbastanza assurdo visto come l’ha trattata). Così finisce questo romanzo terribile, mi pare che non ci sia neanche un epilogo, forse perché l’autrice si è resa conto che aveva già scritto parecchie cavolate.