La stagione dei ricordi perduti
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Descrizione dell’editore
Unica, sincera, commovente
La storia vera di un amore che è sopravvissuto all'Olocausto
Un romanzo ispirato a una storia vera
La storia che una donna doveva raccontare
Un esordio indimenticabile che vi rimarrà nel cuore
A diciassette anni Christine vive spensierata in un piccolo paese della Germania del Sud
Trascorre le sue giornate tra il duro lavoro come domestica nella casa dei Bauerman, una ricca famiglia ebrea, e lunghe escursioni nei boschi. Ed è proprio durante una di queste passeggiate che lei e Isaac, il figlio dei Bauerman, scoprono di essere legati da un sentimento intenso e profondo. Ma la Germania sta per conoscere gli orrori del nazismo, l’ascesa di Hitler spazza via e sconvolge ogni progetto e speranza. Le leggi razziali impediscono a Christine di continuare a lavorare e frequentare Isaac, il quale però non può fare a meno di sfidare le autorità e le convenzioni per incontrarla di nascosto. Finché Isaac e la sua famiglia non vengono deportati in quello che ben presto si rivelerà un campo di sterminio. Nei mesi e negli anni che seguono la ragazza affronterà privazioni di ogni tipo, l’angoscia dei bombardamenti e della lotta per la sopravvivenza, le persecuzioni della Gestapo e gli orrori di Dachau, in un viaggio coraggioso e disperato alla ricerca dell’uomo che ama.
Sullo sfondo della seconda guerra mondiale, un romanzo indimenticabile, una storia di coraggio che fa brillare la scintilla della speranza
Una struggente storia d'amore sbocciata tra gli orrori dell'Olocausto
«Ellen Marie Wiseman rifugge le descrizioni dei conflitti militari tipici dei romanzi sull’Olocausto, per donare un’intima e convincente intensità emotiva a questo avvincente debutto letterario.»
Publishers Weekly
«Un romanzo che non potrà mancare sugli scaffali di chi ha amato La chiave di Sara di Tatiana de Rosnay e La notte di Elie Wiesel.»
New York Journal of Books
«La stagione dei ricordi perduti è un romanzo d’esordio splendidamente scritto. Negli anni Trenta non tutti i cittadini tedeschi non ebrei furono nazisti, tutt’altro. Ellen Marie Wiseman intesse una storia emozionante di paura e amore da una prospettiva insolita per un romanzo sull’Olocausto, quella di una giovane donna che si trova a fronteggiare le privazioni della guerra e il crescente clima di terrore instaurato dal nazismo.»
Jewish Book World
Ellen Marie Wiseman
è nata e cresciuta in un piccolo paesino nello Stato di New York. La stagione dei ricordi perduti, il suo romanzo d’esordio, si ispira alle storie dei suoi nonni e dei suoi genitori, emigrati negli Stati Uniti dopo aver conosciuto gli orrori della seconda guerra mondiale e dello sterminio. Attualmente vive sulle rive del lago Ontario con il marito.
Recensioni dei clienti
Da leggere senza pause
Bellissimo e coinvolgente
Si poteva fare di meglio
Racconto poco lineare, lo scorrere del tempo non è scandito in modo chiaro e lascia perplesso il lettore. Risulta difficile seguire la concatenazione degli eventi. Il passaggio riguardo il campo di concentramento piuttosto lacunoso, spoglio e poco veritiero. Nessuna spiegazione degna delle atrocità vissute dagli internati. Il racconto risulta, in alcune circostanze, contraddittorio. La tecnica di scrittura risulta piuttosto infantile e quasi a livello di romanzetti rosa. Il passaggio che poteva risultare più interessante, dinamico e avvincente, viene invece saltato completamente per lasciare spazio ad elucubrazione poco convincenti. La spiegazione del protagonista circa la sua assenza di ricerca dell’amata risulta poco veritiera o almeno non all’altezza del sentimento che si cerca di decantare per tutta la durata del libro. Certo, l’idea offre uno spunto diverso circa la convinzione comune che ogni tedesco era nazista o rimaneva al margine degli eventi, ma anche in questo caso c’era la possibilità di arrocchiare il carattere dei personaggi, che invece restano solo abbozzati prediligendo molte più parole per descrivere paesaggi, usi e costumi, piuttosto che l’angoscia provocata dal degrado post bellico. Come già detto i personaggi sono solo abbozzati, le loro caratteristiche accennate e mai affrontate in modo completo. Non si scava all’interno della loro anima, sentimenti e pensieri, ma si lascia un’infarinatura dubbiosa di ognuno di loro. Un romanzo che colpisce particolarmente il letto e personaggi scialbi che vengono presto dimenticati.