La verità è una grande bugia
Descrizione dell’editore
"La verità è una grande bugia" è un viaggio esplorativo nella mente alla ricerca di una possibile risposta al quesito dell'esistenza. Il corpo, l'io, l'ego, l'anima, l'idea di dio sono i territori di una terra di nessuno, che appartengono solo a chi li esplora e per un breve momento. La coscienza li contiene tutti e li racconta creando il mondo.
Crederli isole è non capire che il mare che li circonda nasconde la terra che li unisce; è come guardare nell'acqua il riflesso del cielo, generando così l'illusoria percezione di una verità, che è altrove. Allora, ogni risposta è solo parziale e talvolta ingannevole.
In questo breve e intenso saggio, ogni presunta verità su noi stessi si rivela una bugia, l'intero edificio di ciò che crediamo di essere crolla. Sono proprio le conoscenze scientifiche nel campo della fisica, delle neuroscienze, della biologia e della filosofia della mente che ci invitano a questa sintesi. Di fronte al nuovo paradigma scientifico che fa piazza pulita della vecchia concezione meccanicistica, l'uomo si scopre parte inscindibile di una coscienza creativa, che lo sovrasta e lo lascia ammutolito
Al quesito: chi sono io?, io e chi non hanno più senso, non aggiungono niente all'esserci. Nel vedere non c'è chi vede ma solo la visione, che necessita di uno schermo chiaro e limpido per essere vista; ed è sullo schermo della nostra mente che racconterà la nostra storia.
Ludovico Cortese, nato a Napoli nel 1960, dopo una inaspettata esperienza mistica nel 1985 ad Assisi, si mette alla ricerca del senso delle cose e intraprende quel viaggio da ricercatore che lo porterà in India e altrove a indagare sullo spirito umano. Pratica lo yoga e riceve varie iniziazioni spirituali, riconosce la presenza di un maestro interiore che si manifesta negli incontri straordinari con maestri risvegliati. Si avvicina allo studio delle neuroscienze e della filosofia della mente scoprendo in esse un fertile territorio di conoscenze che ben si coniugano con gli insegnamenti ricevuti in oriente. La sua concezione advaita (non duale) si amplia attraverso un linguaggio consono alla sua cultura e alla sua identità occidentale.
Pittore, iconografo, fotografo e scrittore, si cimenta in questo suo primo saggio quasi per necessità creativa, con vulcanico entusiasmo e costante fiducia per tutto ciò che lo circonda.
Vive e lavora in provincia di Roma.
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