La vigna di Angelica
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Descrizione dell’editore
Lunghi filari di viti si adagiano sui morbidi pendii di Borgofranco. Da due secoli la famiglia Brugliani è proprietaria di quell'antico borgo e di quelle vigne, curate con pazienza per trarne vini pregiati e inimitabili. A trentacinque anni, Angelica è l'erede della tradizione e del patrimonio famigliare. Madre, moglie, imprenditrice di successo: tutto sembra perfetto nella sua vita. Solo lei sa che dietro quella facciata si nasconde una zona d'ombra, fatta di menzogne - quelle del marito - e di sogni infranti. Una sera, mentre è in sella alla sua moto, l'amarezza e i pensieri pesanti prendono il sopravvento e Angelica, in preda al pianto, non si accorge che l'auto di fronte a lei sta frenando. L'urto è molto violento, ma per fortuna privo di conseguenze gravi, sia per lei sia per il conducente dell'automobile, Tancredi D'Azaro. Angelica non sa ancora che quel nome è sinonimo di alta cucina in tutto il mondo. Ed entrambi ignorano che, dopo quell'incontro fugace, il destino tornerà a intrecciare le loro strade, suscitando la tentazione di un nuovo inizio. Magari da vivere insieme, chissà: starà a loro scegliere, facendo i conti con il peso del passato e le responsabilità del presente, con il desiderio di cambiare e quell'istinto passionale che li anima. Perché la vita è fatta di sogni in cui perdersi e scelte in cui ritrovarsi, incontri che ci cambiano e passioni che ci riportano sulla strada di casa. ""La vigna di Angelica"" è la storia avvincente di una famiglia e di una tradizione millenaria, il ritratto di una protagonista affascinante in cui rivivono le tante donne produttrici di vino del nostro Paese, intraprendenti e coraggiose.
Recensioni dei clienti
Le vigne di angelica
Problemi di geografia a dire poco......
La vigna di Angelica
Bellissimo, come tutti i romanzi di Sveva...ho letto per la prima volta uno dei suoi bellissimi libri nel lontano 1998 e da allora non ne ho più perso uno!....
Noioso
La sensazione è quella del vino annacquato perchè ne è rimasto poco. Dialoghi lunghissimi, lenti ... quasi monologhi al pari di chi ti racconta una barzelletta e poi te la spiega. Tremendo!