Le notti bianche, La mite e Il sogno di un uomo ridicolo Le notti bianche, La mite e Il sogno di un uomo ridicolo

Le notti bianche, La mite e Il sogno di un uomo ridicolo

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Descrizione dell’editore

Cura e traduzione di Luisa De Nardis e Pierluigi Zoccatelli
Edizioni integrali

Eroe del romanzo breve Le notti bianche, opera del periodo cosiddetto «romantico» di Dostoevskij, è la figura del sognatore, nella cui piatta esistenza, chiusa in uno sterile mondo di fantasticherie, piomba per un breve attimo la giovane Nasten’ka. Simbolo del pulsare delle emozioni, Nasten’ka offrirà per la prima volta al sognatore scampoli di vita vera, finché una sua lettera, con l’annuncio delle proprie nozze, non lo “risveglierà” per riportarlo al suo illusorio destino di sogni. Sullo sfondo di una Pietroburgo deserta e quasi magica, si inserisce l’intenso dialogo tra i due protagonisti, pure voci, la cui identità è l’oggetto stesso delle loro riflessioni e della loro autocoscienza. Nella più matura espressione della sua vena creativa, Dostoevskij ci presenta ne La mite il racconto introspettivo e raggelante di un marito che veglia la giovane moglie morta suicida; Il sogno di un uomo ridicolo è il monologo di un uomo che, abbandonato da tutti e deciso a uccidersi, sprofonda in un sogno che lo trasporta in un mondo primordiale, dove gli uomini vivono in uno stato di felicità, privi della sofferenza e del peccato. L’idea dell’“età dell’oro”, dello sdoppiamento della coscienza umana e la risposta al problema del male sono temi centrali della narrativa di Dostoevskij: per l’autore la vita sarebbe già un paradiso, se solo lo volessimo e il male stesso non esisterebbe, perdonato e vinto dall’amore.

Fëdor M. Dostoevskij

Fëdor Michajlovic Dostoevskij nacque a Mosca nel 1821. Da ragazzo, alla notizia della morte del padre, subì il primo attacco di epilessia, malattia che lo tormentò per tutta la vita. Nel 1849 lo scrittore, a causa delle sue convinzioni socialiste, venne condannato a morte. La pena fu poi commutata in quattro anni di lavori forzati in Siberia e nell’esilio fino al 1859. Morì a San Pietroburgo nel 1881. È forse il più grande narratore russo e uno dei classici di tutti i tempi. Le sue opere e i suoi personaggi, intensi, drammatici, affascinanti, sono attuali e modernissimi. La Newton Compton ha pubblicato L’adolescente, Delitto e castigo, I demoni, I fratelli Karamazov, Il giocatore, L’idiota, Memorie dal sottosuolo, Le notti bianche - La mite - Il sogno di un uomo ridicolo anche in volumi singoli.

GENERE
Narrativa e letteratura
PUBBLICATO
2011
19 luglio
LINGUA
IT
Italiano
PAGINE
160
EDITORE
Newton Compton editori
DIMENSIONE
369,6
KB

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