



L'inferno è una buona memoria
Visioni da "Le nebbie di Avalon" di Marion Zimmer Bradley
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4,4 • 16 valutazioni
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Descrizione dell’editore
Quanto somiglia Cabras, Sardegna, paese natale di Michela Murgia, ad Avalon, Britannia, luogo mitico legato a Re Artù? Come Morgana, Igraine e Viviana, le “Signore del Lago”, hanno il potere di sollevare le nebbie con le loro parole, influenzare e curare le vite dei cavalieri della Tavola Rotonda, così Michela Murgia, nata in mezzo alle acque di Cabras, ha il potere di sollevare le nebbie intorno alle storie e alle idee che stanno alla base dei suoi romanzi e dei suoi saggi: la versione delle donne, la versione degli uomini, la versione di Dio. In un viaggio che comincia in mezzo al mare e in mezzo al mare ritorna, Michela Murgia, una delle maggiori scrittrici italiane, racconta come e perché è diventata femminista, come e perché ha cominciato a temere le gerarchie religiose, come e perché non ha mai smesso di giocare di ruolo nel mondo magico di Lot, come e perché certi libri che ci hanno fatto crescere, in effetti, li abbiamo mangiati più che letti, e soprattutto come e perché creare ogni giorno il mondo che ci circonda è un gesto politico.
Recensioni dei clienti
Trattato sul femminismo
L’inferno è una buona memoria, indaga la materia dell’esercizio della libertà femminile, che dovrebbe essere un diritto umano inalienabile ma che, ancora oggi, a causa di assai scarse misure politiche volte all’affermazione ed alla tutela di questo, lo si vede calpestato. A perderci, ahimè, è l’umanità tutta.