Nella storia mondiale. Stati, mercati, guerre
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Descrizione dell’editore
«Il cuore della crisi mondiale è in Europa. Fino a quando reggerà quel filo che tiene insieme le nazioni europee senza che la sua lacerazione ci riporti indietro nella storia?». Viviamo un’epoca di cambiamenti straordinari che preannunciano una profonda riconfigurazione del sistema politico mondiale. A soffrire maggiormente questi cambiamenti è l’Europa. Il Vecchio continente, infatti, pare aver smarrito la rotta e aver dimenticato quegli insegnamenti legati alla diplomazia, alle regole della ragion di Stato, che gli avevano garantito prosperità e stabilità nella seconda metà del Novecento.Una risposta alle forze disgregatrici in atto non può essere l’attuale Unione europea, minata dai suoi limiti costitutivi e dalle sue croniche debolezze. Solo «una nuova entente cordiale tra Usa e Russia può superare l’unipolarismo e la forza spropositata della finanza sregolatrice».Ci vuole, insomma, un ritorno alla politica «buona», ma anche a una economia regolata e a una finanza che guardi alle comunità e non al profitto del singolo individuo. Perché questo possa avvenire, i valori dell’Occidente come la democrazia, la libertà, i diritti della persona devono essere oggi ridiscussi, non dimenticati, né tantomeno abdicati.Queste pagine sono un viaggio nelle origini profonde di quanto accaduto al mondo dagli anni della cosiddetta «globalizzazione» fino alla crisi pandemica mondiale del 2020. Un’opera fondamentale per comprendere un tempo, il nostro, che pare volgere verso la sua fine.