Nelle terre estreme
Into the Wild
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4,3 • 90 valutazioni
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Descrizione dell’editore
IL LIBRO CULT DA CUI È STATO TRATTO INTO THE WILD
Nell’aprile del 1992 Chris McCandless si incamminò da solo negli immensi spazi selvaggi dell’Alaska. Due anni prima, terminati gli studi, aveva abbandonato tutti i suoi averi e donato i suoi risparmi in beneficenza: voleva lasciare la civiltà per immergersi nella natura. Non adeguatamente equipaggiato, senza alcuna preparazione alle condizioni estreme che avrebbe incontrato, venne ritrovato morto da un cacciatore, quattro mesi dopo la sua partenza per le terre a nord del Monte McKinley. Accanto al cadavere fu rinvenuto un diario che Chris aveva inaugurato al suo arrivo in Alaska e che ha permesso di ricostruire le sue ultime settimane. Jon Krakauer si imbatté quasi per caso in questa vicenda, rimanendone quasi ossessionato, e scrisse un lungo articolo sulla rivista «Outside» che suscitò enorme interesse. In seguito, con l’aiuto della famiglia di Chris, si è dedicato alla ricostruzione del lungo viaggio del ragazzo: due anni attraverso l’America all'inseguimento di un sogno. Questo libro, in cui Krakauer cerca di capire cosa può aver spinto Chris a ricercare uno stato di purezza assoluta a contatto con una natura incontaminata, è il risultato di tre anni di ricerche. Ma Nelle terre estreme, però, non è solo la ricostruzione degli eventi che portarono Chris McCandless alla morte, è anche una metafora sul rapporto tra la nostra civiltà e la natura che la circonda, è un formidabile tentativo di penetrare le segrete vibrazioni che percorrono tutte le giovinezze, è un viaggio del corpo e dell’anima scritto da un maestro del racconto d’avventura che qui si mette in gioco lasciandosi coinvolgere – assieme al lettore – dalle figure eroiche di cui narra.
Recensioni dei clienti
Libero
Ti immergi,se letto con passione,nella vita di chris,che nonostante i suoi difetti,come ogni essere umano ha,e' riuscito a vivere la sua breve vita nel modo in cui voleva,libero felice,forse e' morto consapevole che un leggero cambiamento lo avrebbe migliorato,ma credo che abbia accolto la morte non disdegnando nulla di ciò che in vita fece.
La triste storia di un povero sciocco
Figlio di papà annoiato butta la sua vita. Zero approfondimento psicologico, zero profondità, i passi del diario dell'autore sono di una pochezza umana imbarazzante.
Non mi capacito di come si possa considerare in maniera positiva una tale summa di ignoranza e arroganza.
Perfetto eroe di una generazione di pseudo avventurieri da divano. Penoso.
Non ci sono parole per descriverlo
Il libro più bello che io abbia mai letto