Non fare troppe domande Non fare troppe domande

Non fare troppe domande

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Descrizione dell’editore

Un filosofo infastidito dall’insistenza di chi lo interrogava sulla natura del mondo pare avesse risposto al suo interlocutore: «Non fare troppe domande». Da par suo, ne Il Mondo Nuovo, Aldous Huxley afferma: «Datemi televisione e bistecca e non mi seccate con la responsabilità della libertà». In queste due citazioni è contenuto il nucleo originario di ciò che questo saggio ambiva essere: un’interrogarsi sulla libertà, sui rapporti tra l’esercizio della libertà individuale e i limiti imposti dalle esigenze della collettività, e sulle responsabilità che l’esercizio delle libertà comporta. In questo saggio l’autore ha cercato di trattare dell’ineffabilità dell’essere liberi; tema, questo, che la cronaca pone oggi nei termini della più alta drammaticità. Per trattare il tema l’autore non parte dal ricordo dei filosofi che si studiano sui banchi di scuola, bensì propone dialoghi e situazioni offerte da alcuni classici della letteratura distopica, conosciuti e amati durante l’adolescenza, che introducono al tema della libertà in modo molto efficace: da 1984 di George Orwell, a La Macchina del Tempo di Wells, fino a classici della cinematografia come Metropolis e Tempi moderni. Il saggio non fornisce risposte, ma espone temi e cerca di definire un metodo dialettico per cercare le risposte: operazione che ognuno deve fare da sé. Il libro è nobilitato da tre contributi esterni: un prologo di Olivera Mijuskovic (Università di Belgrado); un epilogo di Vincenzo De Florio (Università di Anversa); una postfazione metodologica di Felice Accame.

GENERE
Saggistica
PUBBLICATO
2016
26 settembre
LINGUA
IT
Italiano
PAGINE
223
EDITORE
Ledizioni
DIMENSIONE
835,8
KB