



Ogni mattina a Jenin
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4,5 • 120 valutazioni
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- 8,99 €
Descrizione dell’editore
Attraverso la voce di Amal, la brillante nipotina del patriarca della famiglia Abulheja, viviamo l’abbandono della casa dei suoi antenati di ‘Ain Hod, nel 1948, per il campo profughi di Jenin. Assistiamo alle drammatiche vicende dei suoi due fratelli, costretti a diventare nemici: il primo rapito da neonato e diventato un soldato israeliano, il secondo che invece consacra la sua esistenza alla causa palestinese. E, in parallelo, ripercorriamo la storia di Amal: l’infanzia, gli amori, i lutti, il matrimonio, la maternità e, infine, il suo bisogno di condividere questa storia con la figlia, per preservare il suo più grande amore. La storia della Palestina, intrecciata alle vicende di una famiglia che diventa simbolo delle famiglie palestinesi, si snoda nell’arco di quasi sessant’anni, attraverso gli episodi che hanno segnato la nascita di uno stato e la fine di un altro. In primo piano c’è la tragedia dell’esilio, la guerra, la perdita della terra e degli affetti, la vita nei campi profughi, come rifugiati, condannati a sopravvivere in attesa di una svolta. L’autrice non cerca i colpevoli tra gli israeliani, che anzi descrive con pietà, rispetto e consapevolezza, racconta invece la storia di tante vittime capaci di andare avanti solo grazie all’amore.
Recensioni dei clienti
Immenso
Tutti dovrebbero leggere una volta nella vita un libro così emozionante
Impossibile non riflettere su un genocidio “autorizzato” dal silenzio dell’Occidente
Capire prima di giudicare
In questo “libro” c’è la risposta a tanti perché! C’è l’attualità dipanata tra le trame della vita di due popoli che vivono e hanno vissuto drammi di una ferocia inaudita che hanno indurito cuori nati per amare.
Da leggere
Per gli argomenti trattati pensavo trasparisse almeno il rancore. Invece alla fine l’amore prevale su tutto.