Pane Vino Pesce

Sfida difficile quella di Cataldo Albano. Racchiudere in 18 immagini, sei per ciascun soggetto - pane, pesce e vino - il senso e il succo, verrebbe da dire, di tre elementi profondamente incardinati nella cultura alimentare italiana. E non solo in quella alimentare, perché essi hanno una valenza simbolica che trascende la quotidianità e rimandano a radici profonde. Lo ha fatto affidandosi al linguaggio del reportage. Quello per il quale il fotografo si cala, per un breve ma intenso periodo, nel mondo in cui ciclicamente si vive un'esperienza lavorativa. Sia essa legata all'impasto delle farine con l'acqua, alla loro lievitazione e alla cottura delle pagnotte nel forno riscaldato dal fuoco; oppure alla cattura, sempre violenta, e alla selezione del pesce su una barca in alto mare; o ancora alla vendemmia dell'uva e alla sua trasformazione nella preziosa linfa. Quanto mai opportunamente Albano ha cercato di trovare nei tre percorsi dei punti comuni, che costituissero uno stretto legame tra esperienze apparentemente molto lontane. Ecco quindi spiegata la presenza della mani, segno del necessario intervento umano che porta la materia prima a diventare prodotto alimentare finito. O quella dei dettagli di macchine e attrezzi, ausilio indispensabile per l'uomo, senza i quali non si raggiungerebbe l'obiettivo prefissato. Tutto sempre, però, sotto il segno di un rigore formale nella composizione dell'immagine, affidato di volta in volta alle tracce delle linee che si intersecano o ai cromatismi in contrasto tra loro. Una ricerca che rende prezioso questo lavoro. Giancarlo Beltrame