Passi nel buio

Peter e Margaret Fortescue insieme alla loro sorella Celia e al cognato, l'avvocato Charles Malcolm, diventano eredi di un'antica abbazia situata in un remoto villaggio inglese. La dimora è datata e in rovina, manca di comfort come l'illuminazione e il telefono, il giardino è in stato di abbandono e il campo da tennis è impraticabile. Nonostante ciò, i quattro affrontano questa situazione con grande gioia e ottimismo. Fin da subito stringono amicizia con alcune persone del villaggio, come un eccentrico entomologo, un pittore che ha problemi con l'alcool e le finanze, e un colonnello che ha trascorso molti anni in India.
Tuttavia, un altro individuo fa la sua comparsa nell'abbazia, entrando ed uscendo dalle stanze senza essere disturbato: è il fantasma del monaco nero, la cui presenza è oggetto di voci da tempo nel villaggio. I nuovi proprietari inizialmente sono scettici al riguardo. Poi si verifica un omicidio e l'unica cosa certa è che, secondo la credenza popolare, i fantasmi non possono commettere omicidi.
Michael Strange assume il ruolo di ispettore di polizia incaricato delle indagini. Nel contesto di questa atmosfera un po' gotica e surreale, con pannelli nelle boiserie che si aprono e si chiudono in modo misterioso, indizi veri e falsi sparsi qua e là e bare dimenticate nella cripta della cappella, Michael deve cercare di dare un volto al fantasma e identificare l'assassino.