Quindici infatuazioni letterarie Quindici infatuazioni letterarie

Quindici infatuazioni letterarie

Da Baudelaire a Houellebecq

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Descrizione dell’editore

Baudelaire distingueva, in fatto di critica, due tendenze.
Una «divertente e poetica», l’altra «fredda e algebrica».
Nessun dubbio che gli studi accademici attuali, in ambito letterario, siano ispirati a un freddo principio di oggettività, dove il rigore concettuale si trasforma spesso in schematismo, e la dimensione originaria del piacere, o il debito d’amore verso il testo (per dirla con George Steiner), vengono deliberatamente occultati. Ecco allora che la scrittura estemporanea di una recensione – su un romanzo appena uscito, o la riedizione d’un classico – diventa possibilità per il critico di recuperare una forma di sguardo che non trascura né tantomeno rimuove il motivo per cui ci occupiamo di libri. Giacché essi ci piacciono.
Talvolta non del tutto, ma altre volte moltissimo. Slanci improvvisi, amori, infatuazioni. Come altrettanti capitoli della storia sentimentale d’un lettore che, muovendosi nella letteratura francese, si confronta con alcuni giganti del passato (Baudelaire, Rimbaud, Proust, Céline), così come con i contemporanei (Michon, Carrère, Reza, Houellebecq e altri).

GENERE
Narrativa e letteratura
PUBBLICATO
2023
29 settembre
LINGUA
IT
Italiano
PAGINE
80
EDITORE
MARSILIO
DIMENSIONE
432,8
KB