Resto qui
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Descrizione dell’editore
Marco Balzano ha la sapienza dei grandi narratori: accorda la scrittura al respiro dei suoi personaggi. Con una voce intima che restituisce vita alla Storia, ritrae la forza di una comunità nell'attimo in cui, aggrappandosi alla rabbia, sceglie di resistere. Finalista al Premio Strega 2018 Premio letterario Elba 2018 Premio Dolomiti Unesco 2018 Premio Viadana 2018 Premio Latisana 2018 Premio Asti d'Appello 2018 Premio Minerva 2018 Sezione Giovani del Premio Omegna 2019 Premio Bagutta 2019 Premio Mario Rigoni Stern 2019 La traduzione francese di Resto qui ha vinto il Prix Méditerranée 2019
Finalista Premio Strega 2018
Quando arriva la guerra o l'inondazione, la gente scappa. La gente, non Trina. Caparbia come il paese di confine in cui è cresciuta, sa opporsi ai fascisti che le impediscono di fare la maestra. Non ha paura di fuggire sulle montagne col marito disertore. E quando le acque della diga stanno per sommergere i campi e le case, si difende con ciò che nessuno le potrà mai togliere: le parole.
«Se per te questo posto ha un significato, se le strade e le montagne ti appartengono, non devi aver paura di restare».
L'acqua ha sommerso ogni cosa: solo la punta del campanile emerge dal lago. Sul fondale si trovano i resti del paese di Curon. Siamo in Sudtirolo, terra di confini e di lacerazioni: un posto in cui nemmeno la lingua materna è qualcosa che ti appartiene fino in fondo. Quando Mussolini mette al bando il tedesco e perfino i nomi sulle lapidi vengono cambiati, allora, per non perdere la propria identità, non resta che provare a raccontare. Trina è una giovane madre che alla ferita della collettività somma la propria: invoca di continuo il nome della figlia, scomparsa senza lasciare traccia. Da allora non ha mai smesso di aspettarla, di scriverle, nella speranza che le parole gliela possano restituire. Finché la guerra viene a bussare alla porta di casa, e Trina segue il marito disertore sulle montagne, dove entrambi imparano a convivere con la morte. Poi il lungo dopoguerra, che non porta nessuna pace. E cosí, mentre il lettore segue la storia di questa famiglia e vorrebbe tendere la mano a Trina, all'improvviso si ritrova precipitato a osservare, un giorno dopo l'altro, la costruzione della diga che inonderà le case e le strade, i dolori e le illusioni, la ribellione e la solitudine. Una storia civile e attualissima, che cattura fin dalla prima pagina. Il nuovo grande romanzo del vincitore del Premio Campiello 2015, già venduto in diversi Paesi prima della pubblicazione.
Recensioni dei clienti
Resto qui di Marco Balzano
Bello,l’ho letto tutto d’un fiato. Da non perdere
Il campanile che emerge dall’acqua
Bellissima “piccola” storia immersa nella “Grande”. Storia di un sopruso di potere che rimane intatto attraverso il fascismo, il nazismo e anche la democrazia.
L’inevitabile scorrere della storia
Sembra di essere li, di vivere il fascismo, la guerra, gli anni 50, il progresso che logora la storia