Story
Contenuti, struttura, stile, principi per la sceneggiatura e per l'arte di scrivere storie
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Descrizione dell’editore
"Story" è un libro su come si narrano le storie, non solo quelle per il cinema. Leggendo "Story" si acquisiscono consapevolezza e nozioni utili per scrivere racconti o romanzi. Dall'idea di partenza al manoscritto finale, spiega perché lo sceneggiatore non è un artigiano ma un artista. McKee è il maestro degli sceneggiatori di Hollywood. I suoi allievi hanno vinto 32 Oscar e 158 Emmy.
Recensioni dei clienti
Un mini corso di sceneggiatura a 360 gradi…
Lungo, dettagliato, ripetitivo.. ti imprime i concetti come un insegnante amorevole. Non annoia mai. Peccato che gli esempi si rifacciano spesso a film datati e difficili da trovare. Un libro da rileggere e tenersi vicino, consigliato.
Valido ma rigido
Metodo abbastanza completo sui punti indispensabili per iniziare a ragionare la scrittura è la struttura delle storie, ricco di esempi sia inventati che tratti da opere (un po’ vecchiotte a volte). Purtroppo la visione molto strutturata e decisa di McKee ha una rigidità intrinseca che suggerisce ingredienti troppo calibrati e specifici per adattarsi davvero alla creatività. I paletti che stabilisce per definire cosa sia una storia, cosa sia una scena etc. escludono tutta una serie di sfumature esistenti e anche necessarie. La puzza sotto il naso per la narrativa europea e più sperimentale non è molto celato e risulta un poco noioso e americano, nel senso peggiore del termine. Lettura comunque consigliata.
Un libro che tutti quelli che vogliono fare cinema dovrebbero avere.
Il manuale esamina la struttura della sceneggiatura, i suoi principi, analizza dettagliatamente. È così illuminante che puoi aprire a caso il libro e trovare sempre qualcosa di utile. McKee più che proporre ricette e formule dà gli strumenti critici necessari all'annalisi e alla scrittura, dal problema delle storie ai generi, dagli atti alle scene, dai personaggi alle crisi, dai climax ai metodi degli addetti ai lavori. Bello come inizia: "Gli sceneggiatori ansiosi e inesperti ubbidiscono alle regole. Quelli ribelli e non istruiti le infrangono. Gli artisti padroneggiano la forma".