Tempus fugit, disegnare nell’aria. Sul divenire del tempo e delle nuove tecniche nel disegno e nella comunicazione nell’Architettura
Published in Disegnare idee immagini 57/2018. Rivista semestrale del Dipartimento di Storia, Disegno e Restauro dell'Architettura Sapienza Università di Roma Biannual Magazine of the Department of History, Drawing and Restoration of Architecture
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Descrizione dell’editore
ul divenire del tempo e delle nuove tecniche nel disegno e nella comunicazione nell’Architettura - Siamo già nel terzo millennio. Anche se siamo all’inizio del secolo XXI, è vero che non ne siamo coscienti, che quasi nessuno ne parla, che quello che in realtà abbiamo fatto è cambiare millennio. Il futuro è già qui, e ci appartiene. Un futuro in cui noi architetti disegniamo nell’aria. La penna da disegno Rotring, che è stata l’ultimo arnese utilizzato per trasferire sulla carta lucida i nostri disegni, è scomparsa dalla faccia della terra. Non conosco nessuno che lo usi più, neanche come un atto nostalgico. E prima dalla Rotring c’era il graphos e, ancora prima, il tiralinee. E con quelli i compassi e i balaustrini. E anche l’indispensabile carta lucida. Di tutto ciò non rimane neanche la traccia. Tanto oggi sono inutili. Le generazioni più giovani non conoscono più nemmeno quelle parole. In seguito è giunto un tempo lungo, calmo e diffuso, quanto meno nella mia memoria, ma non so se anche nella vostra. L’enorme computer che fece irruzione nelle nostre vite, grigio e grande, è oggi sottile e portatile, l’invasore e il vincitore della battaglia della comunicazione.