Una combriccola di Arcani lestofanti ha messo a soqquadro il dolce paese

La novella interseca la fragile esistenza delle persone semplici ed oneste con le smodate ambizioni dei potenti; le lentezze croniche della giustizia con le bizzarrie della sorte; le superstizioni e le credenze popolari con le vicende di una coppa a tratti prodigiosa. 

 Le carte della divinazione, i Tarocchi, influiscono sull’andamento della Ruota della Fortuna, che inesorabilmente marchia il destino di tutti. L’Eremita, la Giustizia, il Mago, il Diavolo, le Stelle e il Due di Coppe partecipano in prima persona ad un intrigo dai toni pacati. Un tavolo magico di una famosa cartomante evoca gli Arcani della sorte. Secondo la donna: Alvaro, giovane vignaiolo, finalmente incontrerà il grande amore della sua vita. 

 L’autore, in maniera ironica e divertente, sottolinea i vizi del dolce paese asservito all’oblio delle coscienze. Quasi volgendo un’occhiata nostalgica al passato, la voce narrante della novella sembra quella di un redivivo crepuscolare intento a scrivere col lapis, su un vecchio quaderno, poesie d’amore.