Viaggio in Portogallo

Per Gabriele Reina, il Portogallo è stato la scoperta di atmosfere e silenzi antichi, dal fascino incontestabile, dove si riscopre quel rapporto fra architetture e paesaggio che in Italia è stato contaminato. Provenendo ora dalla Galizia, ora dalla Castiglia, ora dall’Estremadura o dall’Andalusia, l’artista ha esplorato in varie maniere la vecchia Lusitania; preferibilmente a piedi, magari lungo il Cammino di Santiago, perlustrando Tomar, Sintra, Marvão, la Serra da Estrela, oppure scendendo in canoa il fiume Mondego, con una barca di pescatori per raggiungere le isole Berlengas.

E se provenendo dall’Italia in automobile, evitando accuratamente ogni autostrada.

Reina non si considera un artista ma tutt’al più un eterno apprendista e ogni suo disegno va sempre collegato a un viaggio. I dipinti in mostra e quelli pubblicati in questo catalogo sono solo una piccola parte fra centinaia e centinaia. La sua formazione è stata all’insegna della versatilità e con un piede nel vecchio secolo, poiché il suo maestro di disegno – pittore e architetto futurista - era nato nel 1907. 

Di famiglia lombarda ma nato in Svizzera, ha conseguito due lauree: in lingue e letterature straniere e poi storia dell’arte alla Statale di Milano ed è dottorando(Phd) in storia dell’arte a Losanna; è stato scrittore e ultimo caporedattore della storica FMR/Franco Maria Ricci e autore di vari libri e saggi di storia dell’arte. Per ragioni di culto verso talune materie, terre

e figure del passato, è membro della Società Dalmata di Storia Patria (Venezia), della Società Italiana di Studi Araldici (Torino), della Scottish History Society (St. Andrews) e del Robert Louis Stevenson Club (Edimburgo).