La Cucina della bambola

Curioso manualetto della fine dell'800 di ricette (vere) venduto come complemento delle cucine giocattolo per consentire alle bambine di preparare "gustosi pranzetti" per le loro bambole e le amiche.

Le ricette, scritte da una "esperta istitutrice", sono molto semplici e adattate ai giochi infantili, almeno dell'epoca.

Scrive L. M. Alcott in Piccoli uomini:



"Daisy diede un grido di gioia, e rimase incantata ad ammirare il nuovo gioco.

[…] nella parete centrale, era disposta una cucina a carbone. E non una cucina di latta, ma una vera cucina di ghisa e di ferro, abbastanza grande per prepararvi il pranzo per un'intera famiglia di bambole affamate. Ma il meglio di tutto era che un vero fuoco vi ardeva dentro, un vero vapore usciva dal coperchio della pentola, dentro cui l'acqua bolliva con grande strepito."



Verso la fine dell'800 comparvero le prime cucine giocattolo che erano una versione in miniatura di quelle vere e potevano essere dotate di una stufa a legna, bollitori e pentole in ghisa con cui era possibile cucinare semplici pasti.

Queste versioni in scala avevano anche lo scopo di far acquisire alle bambine, giocando, la manualità e competenza necessaria nella vita adulta, in quanto i fornelli a carbone e a legna richiedevano una lunga pratica perché erano difficili da usare e pulire.