Pensieri e poesie del Gattaccio

Che cos’è la libertà? Forse è semplicemente alzarsi una mattina e decidere di rivoluzionare la propria vita: rompere le catene (che spesso ci auto-infliggiamo), guardarsi dentro e liberare quello spirto guerrier ch’entro mi rugge, per dirla con Ugo Foscolo... più semplicemente è darsi l’opportunità di essere felice! Claudio Fiore – detto “Il Gattaccio” – ha deciso di condividere con il lettore questo senso profondo di appartenenza con la bellezza del mondo, anzi, della vita stessa, alla riscoperta delle sfumature infinite dell’amore.

Claudio Fiore. Sono nato e vivo a Venezia da sessantatré anni. La mia benestante famiglia ha dovuto adattarsi a vivere diversamente quando mio padre ci ha lasciati per il suo ultimo viaggio: avevo dieci anni. Questo mi ha reso, inevitabilmente, più forte. Quattordicenne sono stato un sessantottino purosangue e lo sono ancora. Leggevo Goethe e Kafka, Kerouac e Ginsberg, nonché Russel e Leopardi, fra avventure di ogni genere, uno spirito libero. La vita mi ha poi portato a diventare un manager, a volte anche di successo, nell’ambito della finanza, paradossale vero? Non potevo però continuare così e, a fine 2014, ho buttato “Milano Finanza” e sono ritornato al mio vero e grande amore: la poesia, il voler donare il mio cuore, il mio essere e il mio esser stato a chi avrà voglia di ascoltare la voce nascosta che è in tutti noi, vi auguro di trovarla. Come ho fatto? Semplice, sono ritornato il ragazzino rivoluzionario di quegli anni di Idee