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I senza patria
La solitudine degli italiani in un mondo di nazioni
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Gli stati nazionali tornano a mostrare la loro importanza, ma l’Italia, unico tra i grandi paesi occidentali, rifiuta di agire come nazione fra le altre e delega tutto all’Unione europea. Secondo Mimmo Porcaro questa perniciosa snazionalizzazione del paese non è dovuta solo ai pur gravi “errori” di ordine economico di cui è intessuta l’Unione monetaria. Essa nasce da una scelta di politica estera, a sua volta dettata dalla politica interna: i nostri gruppi dirigenti hanno trovato nella subalternità all’Unione europea il modo per imporre ai lavoratori italiani quell’obbedienza che non riuscivano a imporre altrimenti. Per liberarsi dai soffocanti vincoli europei è quindi necessaria una politica estera opposta, che costruisca lo spazio cooperativo in cui perseguire un interesse nazionale definito a partire dai bisogni delle classi subalterne. Ciò indica come la nazione non sia il monopolio della destra (che la esalta a parole, ma prepara nuove dipendenze), bensì la chiave di una rinnovata strategia socialista.