Il curioso caso di Benjamin Button
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Collana "Classici" n. 6 - "Il curioso caso di Benjamin Button", ESA - 2014.
Il curioso caso di Benjamin Button (in lingua originale The Curious Case of Benjamin Button) è un racconto del 1922 scritto da Francis Scott Fitzgerald per la rivista "Collier's" e poi inclusa nei Racconti dell'età del jazz. Nel 2008, l'opera è stata trasposta per il grande schermo da David Fincher.
La storia inizia nel 1860, anno di nascita di Benjamin Button, il protagonista. Non si sa né come né perché, ma Benjamin nasce con l'aspetto di un uomo anziano - si stabilisce che la sua età corrisponde a quella di un ultraottantenne. Il padre di Button, per evitare l'imbarazzo, nasconde la vicenda a tutti, e rade il figlio e lo cura al fine di renderlo più giovane.
Passano circa vent'anni, Benjamin è ringiovanito ed ora ha l'aspetto di un cinquantenne, ma grazie al radersi i capelli e a sistemi di tintura qualora non li tagliasse, risulta ancora più giovane; prende così la decisione di iscriversi all'università di Yale.
Le vicende riprendono alcuni anni dopo ad una festa di ex-veterani della guerra civile cui sono invitati anche Benjamin e suo padre, è proprio qui che il protagonista fa la conoscenza di Hildegarde Moncrief, la figlia di un rispettoso generale. Tra i due nasce una relazione che sfocerà in matrimonio qualche tempo dopo.
Trascorrono altri anni, Benjamin ha ripercorso la carriera del padre, diventando un ricco imprenditore nonché uomo d'affari. Il rapporto con Hildegarde, però, risulta danneggiato dagli anni a venire, perché se il giovane Ben è sempre più ammaliato dalla ricerca dell'estasi e del divertimento, lei passa sempre più tempo in casa e non sopporta il comportamento del marito.
Divorziano e Ben decide di partire al fronte servendo la fanteria durante la guerra ispano-americana, e proprio qui viene insignito di una medaglia all'onore per i suoi servigi nella battaglia di San Juan. Tornato in casa dopo anni di guerra, il rapporto con Hildegarde è ancora più rovinoso, i due non riescono neppure a guardarsi, e non è raro che Benjamin decida di uscire da casa per lunghi periodi per passare tempo con se stesso e riflettere.
Le vicende riprendono nel 1910, si viene a sapere che a Hildegarde e Ben è nato un figlio, Roscoe. Intanto, il protagonista ha ormai vent'anni e si iscrive presso l'università di Harvard, ove già nel primo anno dimostra la capacità che lo ha sempre caratterizzato, il distinguersi dalla massa, riesce infatti ad ottenere varie borse di studio e diventa leader della squadra di football.
Passano altri anni, e Benjamin ha la vitalità di un sedicenne, ma per questo viene penalizzato in molte cose, sia nella carriera sportiva, dove non riesce più a tenere il confronto con uomini adulti, e sia in quella di studio, dove riscontra sempre più difficoltà a reggere i corsi di studio.
Finita la carriera ad Harvard, Ben si trasferisce in Italia, poiché è qui che si è trasferita sua moglie con il figlio Roscoe. I rapporti sono sempre più tesi, Roscoe non lo riconosce come padre, in quanto egli ha passato gli anni della crescita in America non curandosi della famiglia; non è solito infatti che Roscoe lo chiami "zio" in pubblico ma anche in privato.
Un giorno, Benjamin riceve una lettera dall'esercito statunitense per combattere la Grande guerra. Recandosi all'accademia, il giovane viene analizzato da un generale di brigata, che dopo alcuni esami e test lo reputa troppo gracile, rimandandolo quindi a casa.
Reso triste dal fatto, Ben torna a casa distrutto e depresso, dove col tempo non riesce più ad autogestirsi e viene curato e controllato dal figlio Roscoe. Trascorrono altri anni, e Benjamin, oramai poco più che infante ha perso la memoria della sua gioventù, maturità e vecchiaia, si trova a proprio agio con il suo nipote, e fino a quando gli è possibile gioca con lui.
Infine, viene narrato di come, ormai diventato neonato, Ben viene curato da una badante che gli insegna di nuovo a parlare; per il protagonista inizia una nuova vita, l'ultima forse....