Illusioni perdute
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Publisher Description
Le "illusioni perdute", pubblicato in tre parti fra il 1837 e il 1843, sono quelle di Luciano mentre affronta il mondo letterario alla ricerca di un suo futuro, ma anche quella della famiglia nei suoi confronti riguardanti le proprie capacità e qualità personali. Questo è uno dei libri più lunghi dell'intera "Commedia Umana", e, nel giudizio di molti tra cui Marcel Proust, è anche il migliore scritto dall'autore. Negli intrighi dei giornalisti (e, del resto, come scrive Balzac nella dedica iniziale del libro a Victor Hugo, perché non dovremmo scrivere un libro sulle nostre vite?), che si arrogano il potere del successo o dell'insuccesso di un libro, uno spettacolo teatrale, un'attrice, o un politico usando lo stesso meccanismo di infamie e lodi alternate, possiamo leggere le radici di ciò che ci è già familiare.
Ecco, con le parole dell'autore, il quadro che informa di sé tutto il libro. "Oggi, da voi, il successo è la ragione suprema di ogni azione, qualunque essa sia. Il fatto in se stesso non è dunque più nulla, è tutto nell'idea che gli altri se ne fanno." E, per questo successo, il protagonista potrebbe arrivare a firmare un vero e proprio patto col diavolo? Ma Balzac offre anche un esempio positivo, di anime belle che, con l'"addio alla gloria" si costruiscono la strada verso la felicità.
Cornice musicale di John Strauss II: Sinngedichte, Gunstwerber, Herzenslust.