Barbarossa e l’Italia dei Comuni
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Federico I Hohenstaufen, noto in Italia come Barbarossa, cercò di ripristinare l’Impero ottoniano non solo con le armi, ma ponendovi un fondamento giuridico che risaliva al Diritto romano codificato da Giustiniano. Il suo lungo conflitto con i Comuni dell’Italia settentrionale si svolse così non solo sul piano militare, con trent’anni di battaglie, assedi e alleanze variabili, ma anche su quello giuridico, cosa che favorì lo sviluppo della scuola di Diritto dell’Università di Bologna, primo ateneo laico della storia. L’epilogo della guerra con i Comuni, sancito dalla Pace di Costanza, concesse a questi ultimi – usciti vincitori nella battaglia di Legnano – autonomia e alcune libertà, ma vide da parte loro il riconoscimento della suprema autorità imperiale. Ebbe così origine un nuovo genere d’Impero, dove il potere centrale controllava, in parte attivamente, una complessa realtà che riconosceva i Comuni come strutture territoriali organizzate.