Dante
Un profilo introduttivo: la lingua di Dante, l'importanza di Dante, la vita di Dante in breve, la mappa concettuale del pensiero e dell'opera di Dante
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Publisher Description
De Sanctis non scrisse mai il libro su Dante che aveva ripetutamente promesso e desiderato (anche se le sue lezioni e saggi danteschi furono successivamente raccolti in volume). Ma nessun autore ha mai catturato l'attenzione di De Sanctis quanto Dante, che per il critico irpino rappresentava un modello sia poetico-letterario che etico-politico, con chiare implicazioni personali. La costruzione del paradigma desanctisiano ruota attorno a Dante, che rappresenta il nucleo centrale della sua Storia della letteratura italiana. Per De Sanctis, Dante non solo incarnava il vertice della letteratura italiana ma soprattutto rappresentava il legame vitale tra poeta e popolo/nazione. Legame che costituiva il criterio per giudicare il valore della letteratura italiana: essa raggiungeva l'eccellenza quando tale legame era operante (come nel caso di Dante), mentre declinava verso la corruzione quando tale legame era interrotto o rinnegato. Il declino cominciava già con Petrarca e Boccaccio, toccando i punti più bassi nei secoli della Controriforma, della poesia ridotta a mera musicalità e dell'Arcadia disprezzata. La "linea della ripresa", preannunciata da Machiavelli (ma non da Guicciardini!) e da Galileo, e successivamente incarnata da Parini e Alfieri, si manifestava infine con Leopardi e Manzoni, ricollegandosi, non a caso, al Risorgimento nazionale.
Forzandogli un po' la mano, questo libro raccoglie i fulminanti capitoli della sua Storia della letteratura italiana dedicati a Dante, alla sua lirica, alla sua vita, in particolare alla sua Commedia. Ne viene fuori un saggio che a nostro avviso compendia insieme l'intera opera di Dante e al tempo stesso ne offre una sintesi leggibile ed efficace, quasi che De Sanctis si fosse impegnato a scrivere un saggio su Dante per gli allievi alle soglie della Maturità classica e della vita professionale. Il volume raccoglie i saggi in cui il de Sanctis si occupa di Dante all'interno del suo capolavoro, la Storia della letteratura italiana:
il secondo capitolo, in cui si occupa dei lirici toscani;
il terzo capitolo, in cui affronta La lirica di Dante ritrovando l'indirizzo assunto fin dall'inizio dalla poesia italiana e insieme rilevando, sotto l'aspetto dottrinale, «un cuore puro e nuovo»;
il capitolo VI, che interessa il Trecento nel quale, come dice l'autore, vennero portati a maturazione i concetti del precedente secolo con due tendenze letterarie: una religiosa, l'altra filosofico-didattica ("quello che il secolo precedente concepì e preparò, fu realizzato in questo secolo detto aureo");
infine il capitolo VII, intitolato La Commedia, in cui De Sanctis dice che essa unì le due tendenze e rappresentò la spiritualizzazione dell'uomo, la più alta concezione del pensiero e delle aspirazioni del Medioevo.
Ne esce un profilo introduttivo alla complessa opera di Dante che non ha uguali quanto a linearità e forse piacevolezza di lettura.