la Recidiva Ortodontica - Lo stato dell'arte la Recidiva Ortodontica - Lo stato dell'arte

la Recidiva Ortodontica - Lo stato dell'arte

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La contenzione viene definita come quella fase del trattamento ortodontico che ha come obbiettivo quello di mantenere i denti nella loro corretta posizione al termine del trattamento attivo, ed è quindi parte integrante del trattamento stesso (Littlewood 2004). Senza una fase di mantenimento, il trattamento ortodontico risulta potenzialmente instabile e può comportare il ritorno alla situazione precedente al trattamento , oppure ad una nuova malocclusione; a causa di 3 maggiori problemi: 

i tessuti gengivali e periodontali modificati dal trattamento ortodontico necessitano di tempo per riorganizzarsi dopo la rimozione dell'apparecchiatura; 
i tessuti molli che circondano la cavità orale esercitano una pressione che può comportare recidiva; 
i cambiamenti prodotti dalla crescita possono alterare l'allineamento dei denti ( Proffit 2005). La recidiva interviene quando queste forze muovono i denti in modo sfavorevole rispetto alla loro corretta posizione. Per minimizzare i rischi di recidiva la quasi totalità dei pazienti ortodontici necessita un apparecchiatura di mantenimento (Littlewood 2004). La contenzione viene effettuata tramite apparecchi che vengono, in modo generico, chiamati “retainers”. Vi sono diversi tipi di retainers, sommariamente divisi in due gruppi: fissi e mobili. La tipologia di retainer utilizzato e la durata della contenzione varia da un paziente all'altro, nonché dalla scelta dell'ortodonzista. Tuttavia, esiste una teoria largamente accettata che sostiene che la contenzione debba durare come minimo per il tempo necessario per la riorganizzazione parodontale. Sfortunatamente, anche in pazienti che hanno portato la contenzione per almeno un anno, la stabilità post-trattamento a lungo termine si è dimostrata insufficiente, con un'incidenza di recidiva in circa il 50% dei casi come evidenziato dal noto lavoro di Little del 1990. Prima di affrontare il problema nella sua complessità possiamo osservare che analizzando la letteratura alla ricerca studi che investigano l'efficacia o meno della contenzione in ortodonzia, appare evidente che non esistono studi di tipo randomizzato. E' noto che questo tipo di studi offre l'evidenza più convincente, d'altra parte è ovvio che non vengono effettuati per motivi etici, semplicemente nessuno studio vuole assegnare dei pazienti ad un gruppo di controllo che non riceve alcun tipo di contenzione.

Poiché non esistono studi randomizzati che dimostrino la reale efficacia della contenzione ortodontica abbiamo analizzato la letteratura alla ricerca di altri tipi di studi che possano aiutare a comprendere l'efficacia o meno della contenzione in ortodonzia. Generalmente questi studi cercano di analizzare l'efficacia di un metodo di contenzione rispetto ad un altro.

  • GENRE
    Professional & Technical
    RELEASED
    2013
    July 1
    LANGUAGE
    IT
    Italian
    LENGTH
    50
    Pages
    PUBLISHER
    Glace Software
    SELLER
    glace software srl
    SIZE
    7.1
    MB

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