Robespierre
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Publisher Description
Maximilien Robespierre: tiranno, fanatico, salvatore, ideologo. Considerato da alcuni il primo, sanguinario dittatore moderno, e da altri il grande martire della Rivoluzione, da tutti stimato come uomo di incredibile fermezza – l’Incorruttibile –, il teorico del Terrore è una delle figure storiche più controverse della modernità, capace di polarizzare le reazioni degli studiosi e di alimentare intorno alla propria persona un mito che spesso scolora nella leggenda. Quella di un ragazzo gracile, concepito al di fuori del matrimonio e ai margini della buona società di provincia; di un giovane che legge clandestinamente Rousseau durante gli anni del collegio, e che agli ideali di fratellanza ed eguaglianza decide di consacrare tutta la propria vita; del «difensore del popolo» che nel 1789 arriva a Versailles come rappresentate del Terzo Stato; del politico che piega il proprio sentire alle contingenze caotiche della Rivoluzione. È da questi snodi cruciali che parte Peter McPhee – fra i più autorevoli storici della Francia e dell’ancien régime – per raccontare la vicenda, personale prima ancora che politica, di Robespierre, la cui ombra si staglia imponente sulle alterne vicende della Rivoluzione: passioni, limiti, desideri confluiscono in un profilo psicologico in cui, alla volontà d’acciaio e alla distaccata carica morale, si associa una purezza idealistica a cui l’inflessibilità conferisce un minaccioso ascendente, e alla quale l’inasprirsi del conflitto diede i tratti di una ferocia estrema: quando la controrivoluzione tentò di ripristinare i vecchi privilegi e mise a rischio le conquiste avviate dalla presa della Bastiglia, le posizioni di Robespierre cedettero il passo al Terrore e la fame insaziabile della ghigliottina divenne la legge per tutti i nemici del popolo. Lettere private, poesie, Discorsi al Club dei giacobini: McPhee utilizza fonti spesso inedite in Italia per intrecciare una narrazione storica dal respiro ampio, capace di coniugare l’analisi «dall’alto» della società rivoluzionaria francese e la prospettiva intima, personale, su un uomo travagliato, le cui aspirazioni ridisegnarono l’Europa e il mondo.
PUBLISHERS WEEKLY
Historian and professor McPhee (Living the French Revolution, 1789-1799) adds to his volumes on French history with a comprehensive biography of the controversial, diminutive, outspoken, and ambitious man who overcame adversity to become a lawyer, who argued for the rights of children born out of wedlock and freedom of the press in 18th-century France, and whose name is inextricably linked with the French Revolution for better or worse. McPhee maintains that Maximilien Robespierre "was seeking to make sense of the chaos of a world in revolutionary upheaval and to use his talents to create stability and certainty for a new order" but at the end of his short life, he was "reviled as thoroughly as he had once been idolized." McPhee succeeds in his goal of illuminating Robespierre's early life and career (as well as his ideological and political development), and continues with thorough detail to his execution in 1794; his view is sympathetic to Robespierre, downplaying his fanaticism and dictatorial tendencies that other biographers describe. McPhee includes a detailed chronology of Robespierre's life, as well as extensive endnotes and a bibliography, which documentation will allow readers to determine whether they agree with McPhee's assertion that, "Far from the emotionally stunted, rigidly puritanical and icily cruel monster of history and literature, this was a passionate man." This fast-moving and thorough exploration of Robespierre's life and death will interest devotees of French history, particularly those looking for a fresh take on the Revolution. Illus.